Gio Ponti, il fascino della ceramica

Gio Ponti, il fascino della ceramica – “Gli acrobati ci insegnano che tutto è immaginabile e possibile, al di là dei limiti, ma con lietezza, forza, coraggio e giovinezza, immaginazione, bontà”. Così Gio Ponti in una lettera alla figlia Lisa esprime la poetica alla base del suo repertorio figurativo, unico per carica innovativa, sottolineando il ruolo creativo dell’artista al servizio del bene comune. Dopo il Grattacielo Pirelli di Milano, anche Roma ricorda il grande architetto e designer italiano Gio Ponti (Milano, 1891-1979) con la mostra Il fascino della ceramica, al Casino dei Principi di Villa Torlonia dal 22 ottobre 2011 al 19 febbraio 2012.

 

 

Non a tutti è noto che Gio Ponti, tra i migliori architetti e designer italiani, inizia la sua carriera negli anni Venti: tra 1923 il 1930 assume la direzione artistica della storica Manifattura Richard-Ginori. Di questa produzione, segnata da un elevato pregio artistico, sono in mostra oltre cento opere tra disegni e ceramiche, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico e dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, l’esposizione è curata da Dario Matteoni, con la collaborazione di Luciano Colantonio per la selezione delle opere ed ideata dalla Società Anonima Talenti.

Organizzazione e servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.

 

 

Fantasia creativa e innovativa nel confronto costante con la classicità. Questa è una delle possibili chiavi di lettura delle eleganti opere esposte, tra cui vasi, coppe, piatti, urne e alcuni disegni preparatori realizzati in lapis, matita e tempera. I decori sono ispirati ai temi dell’antichità classica, all’arte greca, romana, etrusca e all’eleganza neoclassica, come nelle ceramiche “Le mie donne”, “La conversazione classica”, le maioliche “Orfeo” e “Euridice” o “Il trionfo dell’amore e della morte”.

 

 

Nella mostra sfilano, in una sorta di raffinata messa in scena, donne tornite sospese su architetture classiche, avvolte da sbuffi di nuvole, animali in corsa, clown e pierrot, barche che veleggiano su mari agitati da sinuose onde: matrici figurative diverse si intrecciano nella produzione disegnativa di Ponti che guarda con attenzione anche alle esperienze contemporanee con esiti riconducili alla metafisica, al Novecento, al futurismo. Fin dagli esordi traspare una sottile vena di ironia: è in tale ironico distacco che possiamo ritrovare il segno della modernità. Nella produzione di Ponti ai pezzi di grande raffinatezza, come le ciste di ispirazione archeologica – opere uniche – si affiancano anche oggetti per il mercato corrente come i vasi dalle figure femminili e vegetazione o soprammobili quali “La terra promessa”, in cui due vignaioli reggono un grappolo d’uva, simbolo di vendemmia produttiva.

 

 

Dalle opere in mostra risulta evidente che il talento di Gio Ponti – “profondamente sincero nelle sue ricerche stilistiche e, quello che più conta, riccamente dotato di qualità inventive” come scrisse  di lui nel 1923  Carlo Carrà – si manifesta fin dagli esordi rivelando, prima della celebrità come architetto, la sua originalità inventiva, dal segno ironico e moderno. Accompagna la mostra un elegante catalogo di Sivana Editoriale  “Il fascino della ceramica” curata da Dario Matteoni.

 

 

 

 

Mostra

 

GIO PONTI. IL FASCINO DELLA CERAMICA

Dove Roma, Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi

Via Nomentana 70  

Inaugurazione

 

Apertura al pubblico

 

21 ottobre 2011 ore 18.00

 

22 ottobre 2011 – 19 febbraio 2012

9.00-19.00. La biglietteria chiude 45 minuti prima

Giorni chiusura: il lunedì; 25 dicembre; 1 gennaio

 

Biglietti

 

biglietto unico integrato Casina delle Civette, Casino Nobile e Mostra: € 10,00 intero,; € 8,00 ridotto

biglietto unico integrato Casino Nobile e Mostra per un importo € 8,00 intero; € 7,00 ridotto

gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

 

Promossa da Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale – Sovraintendenza ai Beni Culturali

 

Cura della mostra Dario Matteoni e Luciano Colantonio

La mostra è ideata dalla Società Anonima Talent

Con la collaborazione di

 

Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL- BNP Paribas, UniCredit, Monte dei Paschi di Siena, Finmeccanica, Il Gioco del Lotto, Vodafone

 

Con il contributo tecnico di La Repubblica; Atac

 

Organizzazione

e servizi museali

 

Zètema Progetto Cultura

 

Info Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00);

www.museivillatorlonia.it

www.zetema.it

Articolo precedenteUomo e natura, connubio fondamentale. Vigilare su questo equilibrio per garantire futuro
Articolo successivoTorneo di texas hold’em poker dal vivo, 36 le persone arrestate