FYMMEC: al festival di Spoleto LA MAMA ospita performance da Iran, Libano e Marocco

FYMMEC: al festival di Spoleto LA MAMA ospita performance da Iran, Libano e Marocco – Prossima tappa, prima della pausa estiva, del progetto Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers, la rassegna che riunisce 14 festival tra le più significative strutture italiane dedite alla danza contemporanea, nata con l’obiettivo di favorire la conoscenza e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti stranieri e le realtà del territorio italiano legate al mondo della danza. Questa volta di scena è l’Umbria con un evento speciale del Festival di 2Mondi di SpoletoLa MaMa Spoleto Open presenterà infatti, nella Sala Convegni Chiostro San Nicolò, due performance coreografiche provenienti rispettivamente da Iran, Libano e Marocco. Sabato 30 giugno, alle 15, è di scena PRELUDE TO PERSIAN MYSTERIES di SINA SABERI (Iran), un progetto di ricerca tra possibili percorsi di un passato invisibile e un presente frammentato. La performance si basa sulla musica tradizionale persiana, sugli antichi rituali persiani dell’era zoroastriana e sulle nozioni spirituali del libro di Avesta. In termini di movimento, cerca di esplorare e scoprire come potrebbe essere oggi la danza persiana contemporanea a partire dal vuoto di 40 anni nell’esistenza di questa forma d’arte in Iran. Preludio a “Persian Mysteries” ha la forma di un rituale e costituisce la prima fase di un progetto in divenire. Questa creazione è stata presentata per la prima volta a Teheran nel marzo 2016 come una delle opere del primo festival iraniano “Body Movement”, avviato dal collettivo di artisti MaHa, e successivamente a Beirut all’interno di Moultaqa Leymoun/Arab dance platform 2016. A questo sono seguite numerose repliche in altri paesi.”
A seguire, domenica 1 luglio, sempre alle 15, JADD TANK e NORA ALAMI daranno vita al progetto BOURGEOIS-Z, un viaggio nell’assurdità sia come elemento dirompente sia come conseguenza di una cultura e di un valore di classe. In parte con la danza e in parte con il teatro, viene manifesta una relazione singolare con alcuni aspetti della nostra particolare epoca storica, esaminando – in modo comico – l’architettura e la funzione del corpo allo stato di (in)coscienza.

MaHa/ Sina Saberi, Prelude to Persian Mysteries
Ideazione artistica, coreografia e interpretazione : Sina Saberi
Musiche : Aliakbar Moradi, Keyhan Kalhor
Elaborazione del suono e mix: Farbod Maeen
Costumi: Reza Nadimi
Disegno luci:  Ali Kouzehgar
Produzione MaHa Collective, Iran

Bourgeois-Z
ideazione e interpretazione Jadd Tank

Sina Saberi
Proveniendo da una formazione in letteratura, inizia la carriera nel campo dell’istruzione e lavora come insegnante / traduttore tra il 2006 e il 2012. Nel 2012, entra nell’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite a Teheran dove rimane per un anno. Durante questo periodo, seguendo il suo interesse per le arti dello spettacolo, approfondisce lo studio del teatro e fa l’attore per circa un anno. Presto però sviluppa un interesse per il teatro fisico attraverso la formazione con Jacques Lecoq e Laleh Alavi e subito dopo, con il coreografo iraniano Atefeh Tehrani, con il quale si avvicina alla danza contemporanea. Il suo interesse per il corpo, il movimento e la danza cresce e inizia a cercare risorse che gli permettano di approfondire le conoscenze di questa disciplina che subito dopo la rivoluzione islamica del 1979 in Iran è stata relegata in una condizione difficile e molto poco chiara. Questo vuoto di almeno 40 anni è diventato l’argomento della sua pratica come artista di danza. Insieme a un gruppo di giovani artisti indipendenti inizia a studiare l’arte nel suo contesto più globale. Da questa esperienza è nato un piccolo collettivo di danza chiamato MaHa. Nel 2015, decide di condividere le scoperte con il pubblico attraverso una performance privata chiamata “No. 3, Teheran ‘. Successivamente inizia a contattare la comunità internazionale di danza per avere l’opportunità di presentarsi alla scena della danza iraniana contemporanea. Attraverso l’incontro con Omar Rajeh, direttore di Maqamat Dance Theatre e del Beirut International Festival of Dance/Bipod, avvia una collaborazione con Maqamat Dance Theatre, che lo porta alla prima collaborazione internazionale chiamata Zaafaran. Nel marzo 2016, riesce finalmente ad organizzare “Body Movement” il primo festival ufficiale di danza in Iran.

Jadd Tank
Coreografo e autore dal profilo eclettico, studia all’International Affair University of Colorado e successivamente approfondisce le Performing Arts iniziando nel 2012 il suo percorso artistico che si nutre di collaborazioni internazionali che lo hanno visto lavorare in Europa, Stati Uniti e Libano.
Ballerino e coreografo vive a New York City. Dopo diciotto anni in Medio Oriente, si è recato all’Università del Colorado dove ha conseguito un BFA in Dance and BS in International Affairs. In questi anni si è esibito – a livello internazionale – sia con le sue produzioni che come interprete per la Maqamat Dance Company, compagnia di danza di Beirut, per  Alias Guilherme Botelho e Marcel Leemann. Ha ideato le  coreografie del film di Susan Youssef, “Marjoun & The Flying Headscarf”, che uscirà nelle sale cinematografiche nel 2019. In Italia è stato invitato per la prima volta nel 2017, con il suo assolo “Liberté Toujours”, nell’ambito del progetto Focus Young Arab Choreographers e ha presentato il suo spettacolo al Festival Inequilibrio di Castiglioncello a Spoleto Festival. Attualmente sta lavorando alla coreografia per un altro cortometraggio della regista Susan Youssef.

Nora Alami
Artista marocchina che lavora nella danza e nella performance. Il suo lavoro artistico si è concentrato sull’identità personale in relazione al più ampio clima socio-politico. È uno degli artisti associati di Fresh Tracks 2017-18 al New York Live Arts. Si è esibita al Fringe Festival di Edimburgo, all’ACDFA, al River to River Festival e in spazi pubblici e privati di New York. Il suo lavoro coreografico è stato presentato al New York Live Arts, Movement Research presso Judson Church, Gibney Dance e Chez Bushwick. Ha ottenuto un B.A. in Psicologia e Filosofia, con studi legati alle problematiche legate alla razza e al genere, e continua a impegnarsi in questo ambito sia dal punto di vista della critica teorica che con le pratiche di performance. Svolge il ruolo di Responsabile dei programmi di Performance and Residency presso Gibney ed è membro del comitato Junior Dance / NYC. Attualmente è una partecipante alla piattaforma LANDING 2018 di Miguel Gutierriez.

LA MAMA SPOLETO OPEN
evento speciale del Festival di 2Mondi di Spoleto

30 giugno 2018 – Ore 15,00
Sina Saberi (Iran)
PRELUDE TO PERSIAN MYSTERIES

1 luglio 2018 – Ore 15,00
Jadd Tank (Libano) / Nora Alami (Marocco)
BOURGEOIS-Z

Sala Convegni Chiostro San Nicolò
Spoleto (PG)

FOCUS YOUNG MEDITERRANEAN AND MIDDLE EAST  CHOREOGRAPHERS
è un’iniziativa concepita ed in collaborazione tra:

ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo (Festival Corpografie) – Pescara
Associazione Armunia (Festival Inequilibrio) – Castiglioncello (LI)
Associazione Culturale Basilicata 1799 (Città delle 100 scale Festival) – Potenza e Matera
Associazione Culturale Danza Urbana (Danza Urbana Festival) – Bologna
Associazione Culturale Mosaico Danza (Festival Interplay) – Torino
Associazione Triangolo Scaleno (Festival Teatri di Vetro) – Roma
C.L.A.P.Spettacolodalvivo (La Strada Festival) – Brescia
Anghiari Dance Hub – Anghiari (AR)
Cross Festival – Verbania (VCO)
Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee (Festival Fabbrica Europa) – Firenze
La MaMa Umbria International (in collaborazione con Festival dei 2Mondi) – Spoleto (PG)
Marche Teatro (Inteatro Festival – rassegna Marche Teatro Danza) – Polverigi (AN)
Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza – Catania
Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (Festival Danza in Rete) – Vicenza

#FYMMEC
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