Una finestra su Roma – Omaggio a Rino Barillari

Dal 16 aprile, allo Schüco Store della Capitale, una mostra fotografica

rende omaggio a Rino Barillari, il “King dei paparazzi”

In esposizione presso il nuovo punto vendita del brand noto in tutto il mondo per gli infissi in alluminio di alta gamma, una rassegna fotografica di circa 20 scatti, scelti dal più noto fotografo della Dolce Vita, che raccontano Roma attraverso i momenti più significativi della sua carriera.

Roma, 16 aprile 2015 – Da giovedì 16 aprile lo STORE Roma Mascometal, a marchio Schüco, ospita la mostra fotografica dal titolo “Una finestra su…Roma”.

Curata dall’Architetto Maria Grazia Perna, l’esposizione è un omaggio a Rino Barillari. Il “Re dei paparazzi”, che grazie ai suoi memorabili scoop è riuscito a rendere l’affresco di un’epoca, ha infatti festeggiato da poco i settant’anni, oltre cinquanta dei quali trascorsi a fotografare star del jet set internazionale.

Arte e design si incontrano in uno spazio espositivo, apparentemente inusuale, che testimonia piuttosto la possibilità di fare cultura anche in ambienti che nascono per essere destinati ad altri scopi e che, grazie a sinergie ragionate, contribuiscono a valorizzare e animare aree più periferiche della Capitale.

In esposizione, in rapida successione cronologica, una ventina di foto circa, firmate dal noto fotoreporter romano e affiancate a un grande pannello illustrativo realizzato attraverso una raccolta di piccoli scatti e ritagli di giornale. Tutt’altro che casuale la scelta dei lavori, fatta dallo stesso fotografo, che spiega come quelle in mostra siano “le immagini più rappresentative della vita della Capitale”.

Sintetico eppure completo il percorso espositivo, che di quest’uomo, partito giovanissimo dal profondo Sud alla conquista della “Hollywood sul Tevere”, racconta – attraverso veloci flash – la vita avventurosa, l’intraprendenza e la determinazione, segnando un punto di riflessione in una carriera variegata che è andata di pari passo con la storia del dopoguerra italiano.

Il tutto attraverso quello stile asciutto, intenso e decisamente versatile nel ritrarre i soggetti, siano essi uomini comuni che personaggi del palcoscenico mondano, che caratterizza inconfondibilmente Rino Barillari, proprio come il suo slang angloromanesco che condensa tutta la sua pregnanza nell’affettuoso appellativo con il quale lo conoscono anche oltre confine: “Er King”.

Originario della provincia di Vibo Valentia, Saverio Barillari, detto Rino, arriva a Roma a 14 anni e trova un impiego aiutando gli “scattini”, fotografi senza gloria e sottoproletari dell’obiettivo che lavorano presso la Fontana di Trevi. Comincia così a consegnare negli alberghi le fotografie realizzate a Fontana di Trevi e poi sviluppate a mano. Con quello che guadagna compra, di lì a poco, una macchina fotografica. Ha grinta e carattere tanto da muoversi presto da solo e iniziare a vendere i negativi delle foto ad agenzie giornalistiche come l’Associated Press, l’UPI e l’ANSA. Lungimirante al punto da capire i tempi e assecondare trasformazioni e costumi di una società in evoluzione, Rino si mette subito a caccia di uno scoop, di un personaggio del jet set da ritrarre all’uscita di un locale o a passeggio per le vie del centro. E’ così che, a cavallo tra il 1959 e il 1960, riesce a immortalare molti volti noti della “Dolce vita” da: Liz Taylor a Ingrid Bergman, da Jacqueline Kennedy a Barbra Streisand e poi ancora Brigitte Bardot, Ava Gardner, Silvana Pampanini, Virna Lisi, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Marlon Brando, Vittorio Gassmann, Anna Magnani, Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, i Beatles, Robert De Niro, Al Pacino, Francis Ford Coppola.

Obiettivo della sua macchina fotografica i protagonisti più importanti dell’ultimo mezzo secolo dai Papi, ai presidenti della Repubblica, dai premier italiani e stranieri ai protagonisti del mondo della finanza, della politica e della nobiltà romana. Perché, come scrisse Achille Bonito Oliva, ”Dio Perdona, Barillari no”.

Una rissa con Peter O’Toole in Via Veneto gli porta la notorietà: è il 1963, l’attore gli spacca un orecchio e il padre del giovane Barillari sporge denuncia perché minorenne. Protagonista di risse con bodyguard e volti noti, il Re dei paparazzi cattura negli anni personaggi come Frank Sinatra in Via Veneto al “Cafè de’ Paris”, Charles Aznavour in Via dei Condotti, l’astronauta americano Buzz Aldrin ed Elizabeth Taylor alla “Cabala”, e poi ancora Franco Nero a Fontana di Trevi, Barbra Streisand in via dei Condotti, Mickey Rourke a Fregene, Claudia Schiffer “dal Bolognese”, Mario d’Urso e Margaret d’Inghilterra al “Jackie’O”, Bruce Willis ai “Due Ladroni” in piazza Nicosia. Dagli anni sessanta in poi Barillari si occupa di cinema, degli anni di piombo e di vari episodi di cronaca nera lavorando per Il Tempo e, dal 1989, per Il Messaggero, di cui è attualmente responsabile dell’ufficio fotografico.

Nel frattempo “colleziona” anche centosessantadue visite al pronto soccorso, undici costole rotte, un femore fatto a pezzi, una coltellata, settantasei macchine fotografiche fracassate, quaranta flash divelti, numerose manganellate durante i tumulti di piazza. Coinvolto in diverse sparatorie, sia in occasione di rapine, rapimenti e fatti di cronaca nera che in episodi di terrorismo, Barillari continua a fare il suo lavoro perché, come ricorda lui stesso, “la guerra è guerra”. Nell’ottobre del 2011 viene nominato docente honoris causa in fotografia presso la Xi’an International University, presso la quale inizia a insegnare dal luglio dell’anno successivo.

Cronista rigoroso capace di fissare l’attimo nello scatto a sorpresa, riesce a ritrarre qualsiasi situazione. Dalla istantanee di vita quotidiana e gente comune alla storia con la Esse maiuscola, dal caso curioso all’occasione speciale, quest’acuto osservatore della realtà riesce meglio di chiunque altro, con intima adesione umana, a cogliere le contraddizioni della scena. Per alcuni è la “coscienza della Capitale”, capace di mettere a nudo la società contemporanea, vista attraverso un’ottica sempre lucida e appassionata. Tra i “colpi” giornalistici più sensazionali, per cui il Tempo diventa il quotidiano con il maggiore numero di lettori, l’assalto terroristico delle BR alla sede DC di piazza Nicosia, l’attentato palestinese all’aeroporto di Fiumicino, l’omicidio del giudice Minervini da parte degli estremisti di sinistra, i sequestri Paul Getty e Gianni Bulgari e molti altri che documentano in modo assolutamente inedito la società italiana nel periodo più difficile del dopoguerra.

L’appuntamento per il vernissage è fissato per giovedì 16 aprile 2015 dalle 16,00 alle 20,00.

Mascometal Store – Viale Cristoforo Colombo, 448/F – Roma

Mostra: ”Una finestra su…Roma”

A cura di: Maria Grazia Perna

Vernissage cocktail giovedì 16 aprile 2015, ore 16.00 – 20.00.

La mostra si protrarrà fino al 16 giugno 2015: dal martedì al sabato dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00 (lunedì mattina chiuso, pomeriggio aperto dalle 15.30 alle 20.00).

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