Festival Letterario della Sardegna, al via la XIV Edizione

Festival Letterario della Sardegna, al via la XIV Edizione – La XIV edizione de L’Isola delle Storie – Festival Letterario della Sardegna si svolge dal 29 giugno al 2 luglio a Gavoi – in provincia di Nuoro – e inaugura ufficialmente giovedì 29 giugno con lo spettacolo teatrale e musicale Nessuna voce dentro. Berlino millenovecentottantuno di e con Massimo Zamboni, musicista e scrittore, storico fondatore del gruppo punk rock CCCP e dei CSI, e con la partecipazione di Angela Baraldi, artista poliedrica, musicista e attrice, e di Cristiano Roversi, storico musicista dei Moongarden gruppo italiano di rock progressivo dei primi anni ’90 e produttore. Nella riduzione teatrale del libro autobiografico Nessuna voce dentro. Un’estate a Berlino ovest Massimo Zamboni mette in scena la Berlino dei primi anni ’80, grazie alle parole del libro e alle canzoni di un’epoca – Lou Reed, Jim Morrison, Nico, Einsturzende Neubauten – in cui la musica si identificava con la vita e la storia.

 

A partire da venerdì 30 si comincia con gli appuntamenti letterari del Festival che si susseguono per tutto il fine settimana e ne scandiscono le giornate fin dal mattino. Primi fra tutti gli incontri Dal Balcone dove quest’anno troviamo Maria Ida Gaeta, direttrice della Casa delle Letterature di Roma e ideatrice del Festival Letterature di Massenzio, che dialoga con le scrittrici Igiaba Scego – protagonista, sabato 1 luglio nello spazio ragazzi, anche dell’incontro Adua condotto da Roberta Balestrucci – giornalista e firma di Internazionale per cui recensisce libri per ragazzi e autrice del libro Roma Negata, una ricerca delle tracce dimenticate dell’avventura coloniale italiana nella capitale, Michela Marzano, reduce dal successo de L’amore che mi resta, e Gaia Manzini autrice del romanzo Ultima luce.

 

Nella bella piazza di Sant’Antriocu i tre appuntamenti Mezzogiorno di fuoco sono moderati quest’anno da Giuseppe Antonelli, linguista e voce della trasmissione radiofonica La lingua batte di Radio3 Rai, e indagano proprio la parola e il linguaggio. Venerdì 30 giugno il tema è quello del Dire con il polacco Antoni Libera – a Gavoi grazie alla collaborazione con l’Istituto di Cultura Polacco di Roma – scrittore, traduttore, critico letterario e regista teatrale uscito in Italia con La toccata in do maggiore, un romanzo di formazione e una riflessione su talento e coscienza dei propri limiti, e con Silvio Perrella scrittore, giornalista e critico letterario, da anni impegnato nello studio della tradizione del Novecento letterario italiano. Sabato 1 luglio, invece, è il momento del Non Dire con lo scrittore norvegese Erling Kagge – autore del libro rivelazione Il silenzio – e con il giornalista Alessandro Zaccuri; mentre, domenica 2 luglio, si parla di Rivelare con l’economista e filosofo francese Serge Latouche, autore di numerosi libri tra cui La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada, sul palco insieme al regista Maurizio Zaccaro, autore nel 2016 del documentario La felicità umana presentato al Torino Film Festival, e già vincitore del David di Donatello nel 1991 con Dove comincia la notte e nel 1999 con Un uomo perbene.

 

Numerosi anche gli appuntamenti pomeridiani a partire dai Reading che vedono sul palco Marco Cubeddu, scrittore e caporedattore di Nuovi Argomenti in Lo spettacolo delle macerie. Scrivere mentre tutto crolla, e Luciana Littizzetto con il suo La bella addormentata in quel posto.

 

A seguire, in piazza di Mesu Bidda, spazio ad Altre prospettive momento volto a presentare autori e poeti non sempre conosciuti al grande pubblico, anche grazie alla consolidata collaborazione con gli Istituti di Cultura stranieri in Italia che da molti anni contribuiscono a portare a Gavoi autori e poeti eccellenti, molto noti nei loro paesi. I primi due appuntamenti sono moderati da Matteo B. Bianchi che dialoga, venerdì 30 giugno, con lo scrittore viennese Andreas Gruber, autore del romanzo thriller Sentenza di morte vincitore di importanti riconoscimenti quali il German Phantastik Prize e il Vincent Prize – in collaborazione con Forum Austriaco di Roma – e Tommaso Giagni, uscito di recente con Prima di perderti, un nuovo intenso romanzo che ha i toni di una tragedia shakespeariana, mentre, sabato 1 luglio, salgono sul palco la scrittrice romena Liliana Nechita, insignita del “Premio Donna dell’anno 2013 per la Promozione e la difesa dei diritti delle donne” e autrice del romanzo Ciliegie amare – in collaborazione con Istituto Romeno di cultura e ricerca di Venezia – e Sandro Campani con il nuovo romanzo Il giro del miele. Domenica 2 luglio il testimone passa, invece, a Marco Cubeddu che dialoga con Luciano Funetta – al suo esordio letterario con Dalle rovine – e la poetessa e scrittrice slovacca Jana Beňová tra le vincitrici, nel 2012, del Premio europeo per la letteratura con Café Hyena (Plán odprevádzania), una raccolta di racconti brevi e riflessioni sul rapporto di una giovane donna con un uomo molto più anziano, in collaborazione con Istituto di Cultura Slovacco a Roma.

 

Negli incontri serali a Sant’Antiocru sono ospiti, venerdì 30 per Storie di altri luoghi, Domenico Quirico giornalista, scrittore e reporter di guerra, uscito di recente con Ombre dal fondo; sabato 1 luglio Valerio Magrelli, poeta, saggista e traduttore tra i più importanti in Italia nonché prestigiosa firma delle pagine culturali de La Repubblica che dialoga con Chiara Valerio per una Lezione poetica, e, infine, domenica 2 luglio, la scrittrice spagnola Clara Sánchez, autrice tra gli altri de Il profumo delle foglie di limone e del suo seguito Lo stupore di una notte di luce intervistata dalla stessa Valerio.

 

A chiudere le giornate di Festival con gli ultimi incontri delle sera, sono Diego De Silva con il nuovo romanzo Divorziare con stile, venerdì 30 giugno, e, sabato 1 luglio, Alessandro Zaccuri che incontra l’irlandese Paul Lynch – autore del romanzo Cielo rosso al mattino divenuto un caso letterario all’estero e da poco uscito in Italia – e lo scrittore Matteo B. Bianchi che ha recentemente pubblicato il libro Maria accanto.

 

Molto attesi anche gli appuntamenti presso la Scuola Elementare per il ciclo Nelle terre di Mezzo che da sempre hanno un forte richiamo di pubblico di tutte le età e che quest’anno ospitano Patrizia Rinaldi vincitrice Premio Andresen 2017 come miglior autrice, sul palco con Roberta Balestrucci per parlare di Centri e periferie, fughe e ribellioni per piccoli soli, l’atleta Francisco Porcella – vincitore del XXL Biggest Wave Award Champion, l’Oscar del surf – insieme allo scrittore e illustratore Antonio Ferrara in un incontro dal titolo Mare sottosopra, e Davide Morosinotto autore tra gli altri de Il rinomato catalogo Walker & Dawn, Premio Andersen come Miglior libro oltre i 12 anni e vincitore Superpremio Andersen 2017, che dialoga con Emanuele Ortu. Per il ciclo Quando ero piccolo – sempre presso la Scuola Elementare – salgono, invece, quest’anno sul palco per leggere il loro libro preferito da piccoli: Valerio Magrelli, Chiara Valerio, Antonio Ferrara e Marianna Cappelli.

 

Nel salone parrocchiale, momento dedicato al cinema con la proiezione del documentario La Felicità Umana di Maurizio Zaccaro, del film Luis Trenker – La linea sottile delle verità regia di Wolfgang Murnberger e sceneggiatura di Peter Probst e di una selezione di corti di autore curata dall’Associazione Skepto.

 

Gli attori, Francesca Murru, Marta Proietti Orzella e Felice Montervino, leggono gli omaggi che quest’anno sono dedicati alla scrittrice Jane Austen di cui ricorrono i 200 anni dalla morte, a Giulio Angioni, scrittore, antropologo e socio fondatore de L’Isola delle Storie, e al grande sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman, recentemente scomparsi a breve distanza l’uno dall’altro.

 

Lo spazio ragazzi del Festival, curato da Teresa Porcella con l’Associazione Scioglilibro in collaborazione con il Centro Regionale di Documentazione Biblioteche per Ragazzi di Cagliari, ha come sempre un ricchissimo calendario di incontri e laboratori con numerosi ospiti tra cui Roberta Balestrucci, Gek Tessaro, Gianni Atzeni, Rita Mele, Emanuele Ortu, Giuseppina Ottieri, Francesca Mascia, Monica Tocco, Carol Rollo, Lorella Costa, Evelise Obinu. Tra gli spettacoli in programma: Da piccolino caddi in una pagina con Marianna Cappelli e Antonio Ferrara, Musicastrocca. Canzoni e rime per chiudere in bellezza di e con Massimiliano Maiucchi e Alessandro D’Orazi, Improvvisamente Alice di e con Giulia Canali, e Un regalo per Nino reading con disegno dal vivo di Lilith Moscon e Francesco Chiacchio.

Anche allo spazio ragazzi non manca l’arte con: Libri sottosopra una mostra bibliografica a cura del Centro di Documentazione Regionale Biblioteche per Ragazzi – Città metropolitana di Cagliari – Biblioteca metropolitana Ragazzi, libri, storie, immagini per restare felicemente scombussolati e scoprire un mondo a testa in giù; Per filo e per segno che presenta una selezione di tavole dell’illustratore Francesco Chiacchio; Le terminatrici mostra di fumetto a cura del Centro Internazionale del fumetto di Cagliari in collaborazione con il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada.

 

Per restare sempre in tema di arte, due sono, come anticipato, le mostre che fanno da cornice agli appuntamenti letterari di questa edizione e che sono ospitate negli spazi rinnovati dell’ex Caserma di Gavoi. La Casa delle Letterature di Roma e il Museo MAN, presentano la mostra Anne Franchetti. L’invenzione della Petra Sarda – a cura di Ileana Florescu e Maria Ida Gaeta – che raccoglie una selezione di opere in gres realizzate dalla ceramista italo-americana Anne Milliken Franchetti corredate da alcune fotografie di Ileana Florescu e Ottavio Celestino. Anne Franchetti ha innovato la ceramica sarda utilizzando argille mai sperimentate sino ad allora nella creazione di piatti e vasellame e miscelando, tra l’altro, ceneri della flora autoctona (ferula, eucalipto, lentisco, corbezzolo) per creare una straordinaria e unica gamma di smalti. Questo progetto è stato avviato alla fine degli anni Settanta con la costruzione, nei pressi della propria casa a Capo Ceraso, di un forno a legna per la cottura delle prime ceramiche. Un sogno che avrebbe successivamente trovato esito nella creazione, nel 1984, della società “Ceramiche di San Pantaleo” – in seguito generosamente donata a un collaboratore locale – da cui prenderà vita il progetto “Petra Sarda”.

Il libro edito in occasione della mostra da Imago Multimedia – Anne Franchetti. Una sarda del Maine – contiene testi di Marcello Fois, Franco Masala, Edoardo Sassi, e fotografie di Ileana Florescu, Ottavio Celestino e Simon d’Exéa assieme ad un omaggio di Claudio Abate.

 

La seconda mostra che il Museo MAN presenta al Festival è quella di Luca Bertolo, Se non qui dove. Dopo i progetti di Alessandro Pessoli, Jennifer West e Jakub Julian Ziolkowski, quello di Luca Bertolo è il quarto appuntamento di un ciclo annuale di mostre personali teso a riflettere sui molteplici utilizzi e sulla possibile attualità della pittura, un medium da sempre dibattuto, andato incontro a costanti messe in discussione e a radicali trasformazioni, che negli ultimi anni ha riconquistato significativi spazi di indagine e visibilità all’interno del sistema dell’arte internazionale. Fulcro della mostra di Gavoi sono i tre quadri che occupano il centro delle prime tre sale del percorso espositivo, sostenuti da tradizionali cavalletti per la pittura. Realizzati tra il 2014 e il 2016, questi dipinti rompono il meccanismo simbolico della rappresentazione classica, raffigurando sul fronte ciò che solitamente si trova nel retro, vale a dire il telaio, il risvolto della tela fissato al legno del quadro. Il percorso si sviluppa nei tre Signs (che in inglese ha il doppio significato di segno e cartello) presentati nella quarta e ultima sala della mostra, una serie di lavori in cui i codici linguistici della pittura si sovrappongono ai meccanismi comunicativi dello spazio pubblico e nello specifico della cartellonistica. Completa la mostra il lavoro Preghiera esistenzialista (2011), un semplice sonoro che riproduce alcuni brani tratti dal celebre documentario High School di Frederick Wiseman (USA, 1968), in cui il ritmo e l’alternanza delle voci tra oratore e assemblea, tipici della preghiera nella tradizione cattolica, sono utilizzati nel contesto di una lezione scolastica, ribaltando in questo modo i codici della comunicazione, in una dimensione sospesa tra sacro e profano.

 

Presente a Gavoi già da molti anni anche la fotografa Daniela Zedda che aggiunge un nuovo tassello al suo progetto PAESANI. Residenze temporanee per gli ospiti del Festival, in cui i ritratti dei protagonisti delle passate edizioni, immortalati in sagome rese ad altezza quasi naturale, sono esposti per le strade e affacciati alle finestre del paese.

 

Da sottolineare, infine, come il Festival Letterario della Sardegna abbia ricevuto anche per il biennio 2017/2018 il prestigioso riconoscimento EFFE Label assegnato da una giuria internazionale a un ristretto gruppo di Festival nel campo della cultura, selezionati per l’impegno artistico, la capacità di coinvolgimento delle comunità locali e la vocazione europea e globale.

 

In collaborazione con Tiscali media partner e Moovioole e Streamera, media technical partner, è possibile seguire via web i principali appuntamenti e incontri trasmessi come sempre in diretta streaming.

 

Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale l’Isola delle Storie con il sostegno di Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, Assessorato Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, Comune di Gavoi, Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Nuoro, Fondazione di Sardegna, Enel Green Power, Bim Bacino Imbrifero Montano del Taloro, L’Unione dei Comuni Barbagia, con il patrocinio di Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna e per la prima volta con quello di Rai Sardegna.

Articolo precedenteProcessi 144, Real Academia de España en Roma presenta le opere finali dei suoi artisti
Articolo successivoLuca di Luzio live a Bertinoro con il suo Luca di Luzio Blue(s) Room Trio