Festival di primavera: esperimento riuscito

Festival di primavera: esperimento riuscito – Si è concluso il Festival di Primavera promosso dall’Ipab SS. Annunziata presso il Teatro Remigio Paone di Formia. Un esperimento più che riuscito che ha saputo concretare in un’unica formula tutte le arti e tutte le sfumature della cultura e del sociale, un binomio davvero possibile. Più di 500 ragazzi delle scuole del territorio hanno avuto la possibilità di visitare gli scavi archeologici della villa romana in cui è incastonato il teatro, resti normalmente non aperti al pubblico, decine gli artigiani coinvolti nei mercatini delle arti e dei mestieri allestiti per sei giorni a Via Sarinola, sei le associazioni che hanno animato le serate e le diverse iniziative. In totale circa 1000 presenze per i diversi spettacoli e concerti con un incasso che sarà destinato ai diversi progetti delle associazioni di circa 3200 euro.

“Il Festival di Primavera è andato al di là delle aspettative. I numeri della manifestazione ne sono solo la conferma più evidente. Coniugare cultura e solidarietà, promozione locale e divertimento, riflessione e partecipazione è possibile, soprattutto quando la città, il territorio sono sensibili e permeabili a tutto ciò. E ora lavoriamo per la seconda edizione di Certe Sere Qui, l’appuntamento per un’altra estate che lo scorso anno abbiamo con successo inaugurato presso il Teatro Remigio Paone”, ha affermato il Presidente dell’Ipab Raniero De Filippis. Il Direttore Giovanni Caprio continua: “Questi appuntamenti che scandiscono le nostre stagioni sono il risultato positivo del processo di sussidiarietà che abbiamo iniziato da un pò di tempo. Gruppi, movimenti e associazioniche si organizzano per fare cultura e per alimentare occasioni di solidarietà. A noi, al settore pubblico, il solo compito di coordinare, di stimolare e di offrire gli spazi necessari. In appena due anni il Teatro Remigio Paone è diventato una straordinaria officina di cultura, ma anche di civismo e di dialogo. Dobbiamo fare di tutto, tutti, per fare andare avanti questo presidio di partecipazione attiva, questo pezzo di buona città.”

 

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