Festad’Africa, gran finale al Palladium di Roma

Un finale con tre concerti da non perdere sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre al Teatro Palladium per il Festad’Africa. Iniziando sabato con un meraviglioso viaggio nelle tradizioni ivoriane con Les Reines Meres, proseguendo domenica con una festa di ritmi e danze con moltissimi artisti africani capitanati da Ismaila Mbaye e il suo Tribal Percussion, per finire con l’atteso arrivo a Roma di Dobet Gnahorè, una voce che sembra uscire dal profondo dell’anima.

 

Festival di particolare interesse per la vita culturale della città  di Roma per il biennio 2014-2016, Festad’Africa Festival internazionale delle culture dell’Africa contemporanea XII edizione,  è promosso e organizzato dal Centro di Ricerche Teatrali scenaMadre con la direzione artistica di Daniela Giordano, realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale e Ambasciata della Repubblica della Costa D’Avorio, in collaborazione con Università Roma Tre, Università LUISS- Guido Carli ed Actionaid Italia.

 

Il festival che mira alla diffusione del dialogo tra culture differenti, attraverso la danza, il teatro, la musica, il cinema e la letteratura, con la finalità di contribuire allo sviluppo di una cultura di pace basata sulla conoscenza, il rispetto reciproco e sul valore delle differenze, per offrire anche nuove letture e soluzioni alle criticità dell’oggi, dedica la sua XII edizione a La relazione Maestro – Discepolo nelle arti.  Il titolo sarà il filo conduttore di tutti gli appuntamenti musicali, soprattutto al focus dedicato ai musicisti ivoriani che saranno presenti a Roma nelle giornate conclusive del festival al Teatro Palladium: il 6 dicembre,  l’artista pluridisciplinare Werewere Liking , gradito ritorno con Les Reines Méres dopo il successo ottenuto nella passata edizione del festival, è infatti  stata la maestra a l’ Ecôle des arts Ki-YI di Abidjan, dell’eccellente discepola Dobet Gnahorè,  fenomenale cantante in scena l’8 dicembre . Ismaila Mbaye riunisce maestri e discepoli nel suo Tribal Percussion, con una formazione costituita da musicisti e ballerini provenienti da Senegal, Burkina Faso, Mali e Sud Sudan caratterizzato da uno stile musicale e danzante costituito da una miscela di generi amalgamati intorno ad un suono tipicamente afro.

 

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