Falsi abbonamenti per Magicland. Denunciate due truffatrici

Falsi abbonamenti per Magicland. Denunciate due truffatrici – Valmontone: Vendevano falsi abbonamenti per “Magicland”. Due truffatrici scoperte e denunciate dai carabinieri.


Avevano messo in piedi un sistema quasi perfetto per truffare la gente vendendo “fantomatici” abbonamenti del parco giochi “Magicland” di Valmontone. Due donne, una di Valmontone e l’altra di Cave, offrivano ad ignari acquirenti un abbonamento che, al prezzo di 60 euro garantiva l’ingresso per due anni al parco giochi, più altre varie agevolazioni, mentre l’abbonamento reale è del costo di 90 euro all’anno.  All’apparenza, quindi, il risparmio era notevole, anche perché veniva offerta l’ulteriore possibilità di sottoscrivere abbonamenti per ragazzi al prezzo di 30 euro. Il sistema illegale si basava su un passaparola tra persone, tutti conoscenti tra loro e, quindi, apparentemente affidabili, abitanti nei paesi limitrofi a Valmontone, quali Montelanico, Gavignano e Colleferro, i quali avevano pagato anticipatamente, invogliati dal circostanza raccontata loro che gli abbonamenti erano garantiti da uno dei soci del parco che aveva avviato questa iniziativa promozionale quale incentivo per gli abitanti dei paesi locali. Ai truffati era stato detto di presentarsi il giorno 13 di giugno presso il parco, dove sarebbero stati consegnati gli abbonamenti, previa sottoscrizione dei documenti del caso. L’attività dei carabinieri è partita da alcune querele presentate presso la caserma di Valmontone, a seguito delle quali sono immediatamente scattate le indagini, che hanno consentito di accertare, per il momento, che i soggetti truffati sono alcune centinaia, per una somma raccolta di 20.000 euro circa. Le due responsabili della truffa, una 47enne di cave ed una 40enne di Valmontone, sono state deferite all’ Autorità Giudiziaria di Velletri per truffa in concorso tra loro, ma le indagini sono tuttora in corso perché non si esclude che vi siano altri soggetti responsabili.

 

I Carabinieri invitano tutti coloro fossero caduti nella trappola, a presentarsi presso la Caserma di Valmontone per sporgere formale querela.

 

 

Porta Portese – Borseggiatori in azione al mercato domenicale. Nomadi arrestati dai carabinieri.

 

Roma – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante, nel corso di alcuni servi di controlli, in tutta l’area del mercato domenicale di Porta Portese, hanno arrestato due cittadini bosniaci, di 37 e 41 anni, già noti alle forze dell’ordine, entrambi provenienti dal campo nomadi di via della Tenuta Piccirilli, con l’accusa di “borseggio”. I due si sono piazzati in via degli Orti di Cesare, nei pressi della fermata dell’Atac, poi approfittando della folla creatasi dal sali e scendi delle gente dall’autobus sono entrati in azione asportando il portafogli ad una donna, venendo però prontamente bloccati. Successivamente i due sono stati portati in caserma e trattenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo.

 

Roma – Carabinieri intervengono per sedare 2 risse ed arrestano 9 cittadini stranieri.

 

La scorsa sera i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e quelli della Stazione Roma Monte Mario, sono dovuti intervenire in due distinti episodi per sedare delle violenti risse scoppiate per strada. La prima rissa in viale Ostiense ha visto coinvolti 4 ragazzi del Sud America, di cui due 19enni uno di 20 e un 21enne, tutti residenti a Roma,  bloccati da una pattuglia di militari che nel transitare su viale Ostiense li ha notati mentre si colpivano violentemente con calci e pugni. Riportata la calma tra i 4 sono stati successivamente accompagnati presso l’Ospedale San Camillo per essere visitati. Uno solo di loro un 19enne è stato trattenuto in osservazione a causa di una ferita lacero contusa alla testa. Gli altri sono stati accompagnati in caserma e trattenuti. I protagonisti della seconda rissa, scoppiata ieri in serata in via Pieve di Cadore, sono stati 5 cittadini dello Sri Lanka, di età compresa tra i 35 e i 46 anni, che a seguito di una accesa diverbio scaturito per futili motivi, e dopo alcuni spintoni sono passati alle vie di fatto colpendosi reciprocamente con calci e pugni. All’arrivo dei militari i 5 sono stati subito bloccati e riportati alla ragione e successivamente in caserma. Due di loro sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari dell’Ospedale Cristo Re e dimessi con alcuni giorni di prognosi. I 5 sono stati tutti trattenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo per rispondere assieme agli altri 4 arrestati di rissa aggravata.

 

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