F.M. e il suo doppio di e con Fabio Marceddu al Teatro alla Corte di Collecchio

F.M. e il suo doppio di e con Fabio Marceddu al Teatro alla Corte di CollecchioRaccontare il mondo che cambia, con lo sguardo di un adolescente inquieto, alla ricerca del suo “Ego stabile”, e’ quel che si propone, 18 maggio 2019 ore 19:30, il Teatro dallarmadio con il suo lavoro F.M. E IL SUO DOPPIO.

Partire dal proprio vissuto, e ritrovarsi a leggere quel che si è fatto, per arrivare dove si e’ arrivati, e per dirla con Beckett: “Ci sarà una partenza, ci sarò anch’io, io non sarò io…Io sarò da un’altra parte. Io non sarò io”.

Perché quando la vita e il personale entrano in una drammaturgia, lo sguardo del narratore diventa esterno, lucido ma distaccato.

Si fa quasi un lavoro al contrario, “riportare”, senza farsi troppo coinvolgere, perché il vissuto appartiene al passato, e nel momento in cui viene condiviso, spezzato fra i presenti, non ci appartiene più.

F.M è il racconto di una vita, di una porzione di vita, dove il motore é il teatro.

L’amore per il teatro, la necessità di fare teatro, la difficoltà di essere attori, alla periferia di un paese, dove, è già difficile fare questo mestiere nella Capitale.

F.M è Fabio Marceddu, ma è anche maschile e femminile, è anche Frequenze medie, perché la verità sta nel mezzo, ed è anche fra Martino, il grido d’allarme intimato al frate che dorme invece di suonare le campane.

E prima che la campana suoni, come recita l’incipit, “visto che ci stanno togliendo il futuro, volgo lo sguardo al passato”

F.M raccoglie miscellanee teatrali (dal 1988 al 1998) citando, Beckett, Foscolo, Quenau, Wedekind, Max Aub, Copi, Genet – e li cita, come ordito all’interno di una trama che è la vita di un attore.

E in questo decennio racconta la scoperta del genere sessuale, la discriminazione e la successiva e affermazione dell’identità sessuale (e umana) del protagonista.

TEATRO DALLARMADIO nasce nel 2004 dall’incontro artistico di Fabio Marceddu, Antonello Murgia, Paoletta Dessì e Raffaele Marceddu. La forza di questo sodalizio si origina dal dialogo poetico di mondi opposti, lontani, il cui obiettivo è la ricerca continua: l’eredità dei grandi maestri nell’anelito sensibile e permeabile alle nuove forme, dove la musica diventa forza trainante del gruppo. Il teatro dallarmadio è civile, sociale, si occupa di attualità in termini non cronachisti. La compagnia in questa ricerca irriverente del “diritto alla gioia”, e alla ricerca di alternative ai “vicoli ciechi” che si sommano al dolore e alla disperazione del mondo, con le proprie produzioni ha ricevuto diversi premi tra cui il Premio Scenario per Ustica Menzione Speciale a Rivelazioni (2007) e il Primo Premio al Festival Internazionale L’altro Teatro di Lugano con Bestie feroci (2007).

Motivazione della giuria Premio del Pubblico festival Le voci dell’anima

Una storia – e che storia – messa in scena con freschezza, apparente leggerezza e profonda intensita’. Un dialogo tra l’attore e il pubblico – finalmente ci si ricorda che si fa teatro per qualcuno – ironico e colorato, mai scontato, messo in scena perché davvero necessario. Musiche e costumi indovinati, come del resto lo stesso protagonista, persona e allo stesso tempo grande personaggio”.

F.M.  E  IL SUO DOPPIO

Di e con Fabio Marceddu

Regista collaboratore Antonello Murgia

Elementi scenici e costumi Paoletta Dessì

Foto di scena Davide Pioggia 

Stagione serale 2019 | Teatro alla Corte

http://www.teatrodallarmadio.com/

Trailer https://www.youtube.com/watch?v=8FBQBBtt2C4&feature=youtu.be

BIGLIETTERIA
intero € 12
ridotto € 8 (under 18, studenti e over 65)
serate doppio spettacolo:
intero € 18 | ridotto € 14
nell’intervallo fra i due spettacoli aperitivo c/o Ristorante alla Corte
per info e prenotazioni: Uot Unità Organizzazione Teatrale
www.associazioneuot.it
info@associazioneuot.it
| tel. 346 6716151
Teatro alla Corte c/o Corte di Giarola
Str. Giarola 10, Collecchio (Pr)

Articolo precedenteEndless Visions, la mostra personale di Tuomas Korkalo all’ Associazione Culturale Spazio Faro di Roma
Articolo successivoAl FIM di Milano “Globetrotter” il nuovo album di Luca di Luzio prodotto da Jimmy Haslip