Energia vibrante con Planet Funk all’Estragon di Bologna

Energia vibrante con Planet Funk all’Estragon di Bologna – Sabato 7 gennaio l’Estragon di Bologna ospiterà l’energia e l’estro di una delle realtà dance-pop più apprezzate da pubblico e critica. Non è il solito gruppo dance. Anzi, per dirla tutta il progetto PLANET FUNK ha ben pochi precedenti in Italia. Più che un gruppo da disco-music, è un collettivo di musicisti, DJ, cantanti e strumentisti che pensano in grande.

 

Attivi dal 1999, hanno collaborato con tutti i maggiori artisti italiani e internazionali, ma soprattutto hanno fatto e fanno ballare tantissimi ragazzi nelle discoteche italiane. Lontani dal mainstream, i loro brani e i loro album sono comunque tra i più suonati e scaricati nell’ambiente dance.

 

A distanza di 2 anni dalla hit “Lemonade”, compresa nel loro ultimo best of, e a ben 5 anni dall’ultimo album di inediti, la band è tornata. Dopo “Another Sunrise”, il primo singolo che è diventato uno dei tormentoni dell’estate 2011 (colonna sonora dello spot di una nota marca automobilistica), i Planet Funk hanno presentato “You Remain” per accompagnare l’uscita il 20 settembre 2011 del loro quarto album di inediti, “The Great Shake”, che include il primo brano in italiano nella storia del gruppo, “Ora il mondo è perfetto”, con la partecipazione straordinaria di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.

 

Il nuovo album rappresenta un punto di partenza grazie all’ingresso nella band del nuovo carismatico cantante Alexander Uhlmann, capace di portare il suo grande entusiasmo nei nuovi brani e di saper interpretare con energia anche i successi storici della band tra cui Chase the Sun, The Switch, Who Said, Inside All The People, Paraffin.

 

Gruppo elettro-rock-dance che ha sempre arricchito la sua produzione con affascinanti intuizioni di stampo psichedelico, i Planet Funk vanno ben oltre il semplice confezionamento di ballabili per discoteca: l’accuratissima ricerca sulle sonorità, l’attenzione per i contenuti melodici, la calibrata impostazione delle ritmiche rendono i loro pezzi eccezionali per un ascolto emozionante e coinvolgente. Un risultato reso possibile dalla democraticità (un po’ anarchica, ammettono loro stessi, eppure capace di determinazione nel conseguimento di un obiettivo comune) di un collettivo in cui confluiscono idee e ispirazioni individuali che vengono elaborate con un gusto veramente “europeo”, più che italiano o inglese: «Siamo un megafrullato: ognuno di noi porta dentro la voglia di fare, senza condizionamenti, con totale onestà».

 

Reduci da un’intensa stagione di concerti che li ha visti tra i protagonisti dell’estate live 2011, i Planet Funk sono ripartiti in autunno con una nuova serie di date che li sta portando nei principali club italiani e poi all’estero.

 

L’appuntamento all’Estragon, al Parco Nord di Bologna, è per le ore 22,30.

 

I biglietti, al costo di 18 euro, sono ancora disponibili.

 

Per informazioni: 051 323490, www.estragon.it

 

Al termine del concerto, alle ore 24, Mingo Dj scatenerà i fan del rock con la Fujiko Night dell’Estragon (ingresso gratuito).

 

 

BIOGRAFIA

 

I Planet Funk rappresentano da più di dieci anni, sin dalla loro formazione nel 1999, una delle realtà più importanti del panorama elettronico-dance internazionale, grazie anche alla distintiva natura di “collettivo”: la loro formazione, plasmata di volta in volta, ha sempre permesso a ognuno dei protagonisti di portare il suo contributo. Ne sono dimostrazione i successi ottenuti con i 4 album pubblicati negli anni, cui hanno collaborato artisti affermati come Jim Kerr, Jovanotti, Raiz, Sally Doherty e Dan Black.

 

Il gruppo nasce dalla fusione tra la vecchia formazione dei tre produttori conosciuti come Souled Out! (Alessandro Sommella, Domenico “GG” Canu e Sergio Della Monica), e i Kamasutra, ovvero Marco Baroni e Alex Neri.

 

I Souled Out! si erano costituiti nei primi anni Novanta per portare il loro soul sulla scena dance italiana. Funzionò benissimo: dopo il loro hit Shine On giunse l’album di debutto, prima uscita internazionale della Sony Music italiana. Nella seconda metà degli anni Novanta costituirono l’etichetta Bustin’ Loose, producendo successi quali No Access di Hondy e il trascinante Looking For Love, hit crossover di Karen Ramirez. Altre loro produzioni includono la cantante africana Indo Aminata, Sniper Park e i rocker americani Sugar Ray nella colonna sonora del film “The Beach” con Leonardo Di Caprio, resi dolci e solari dal tocco magico dei Souled Out!. Bustin’ Loose produsse anche Where Is The Love, grande hit dei Kamasutra, il che ci porta all’altra metà dei Planet Funk.

 

Planet Funk era il titolo di un brano realizzato da Alex Neri. DJ dalla tenera età di tredici anni, lo spezzino-fiorentino Neri incontrò Marco Baroni, un genio delle tastiere, e insieme crearono uno studio che sfornava mix e remix d’enorme appeal. Alex e Marco perfezionarono il loro stile funky house durante gli anni Novanta con molti dischi firmati Kamasutra, tra i quali Where Is The Love e il loro hit del 1997 intitolato Happiness, con la vocalist Jocelyn Brown.

 

Alex e Marco uscirono anche con due acclamati EP sotto il nome Alex Neri Presents Planet Funk, ma fu solo dopo la Winter Music Conference di Miami nel 1999 che Planet Funk divenne qualcosa di più di uno pseudonimo. Alex conosceva vagamente GG dei Souled Out!, avendolo incontrato a qualche festa e visto il suo nome nelle mailing list dei produttori. A Miami si conobbero meglio e iniziarono a discorrere su come entrambi volessero espandere il sound verso nuovi territori musicali, più sperimentali, più emozionanti.

 

Quando tornarono in Italia, Planet Funk rinacque come un collettivo musicale eclettico, incentrato su quattro membri principali. Il primo frutto di questo approccio è stato Chase The Sun con la vocalist lappone Auli Kokko. Altro elemento vocale fondamentale, il carismatico cantante-chitarrista britannico Dan Black, parte integrante di Leigh Bowery’s Minty e poi dei Servant. Un demo di Dan spedito alla Bustin’ Loose convinse immediatamente Alex: i risultati conseguiti con Inside All The People, Who Said e The Switch spiegano perché.

Chase The Sun uscì senza alcun supporto pubblicitario ma, non appena si chiuse la stagione di Ibiza, gente del calibro di Pete Tong, Danny Tenaglia, Deep Dish, Harvey e Adam Freeland cominciarono a parlarne in termini entusiastici, scatenando una vera e propria battaglia di offerte per accaparrarsi questo disco.

«È stata una reazione pura», dice Alex, «Solo la musica, niente marketing».

David Boyd della Virgin, la persona che aveva messo sotto contratto i Verve, riuscì a spuntarla su tutti, poiché condivideva le ambizioni dei Planet Funk. Con l’uscita nel 2002 del suo album di debutto, Non Zero Sumness (che contiene i singoli Chase The Sun, Inside All The People, The Switch, Who Said, Paraffin), il gruppo ha raggiunto il successo, coronato dagli Italian Music Awards e dall’assegnazione del disco d’oro per le vendite dell’album, prodotto anche nella versione Non Zero Sumness Plus One, contenente il brano One Step Closer, versione vocale della prima traccia dell’album, Where Is the Max, e realizzato in collaborazione con i Simple Minds.

Non Zero Sumness era stato interamente registrato e mixato al Sun Recordings, studio di Napoli in cui già erano stati realizzati gli album di Karen Ramirez e Indo Aminata, nonché brani della colonna sonora di “The Beach”, tra i quali Spinnin’ Away di Sugar Ray.

Segue l’album The Illogical Consequence, preceduto, nel 2005, dal singolo Stop Me, colonna sonora dello spot televisivo della Coca Cola. Il terzo album, Static, risale invece al 2006.

Nel 2009 Universal Music ha pubblicato una raccolta dal titolo Planet Funk, contenente il singolo Lemonade, ritorno al sound misto di elettronica e rock che ha dato successo e fama al gruppo. Risale invece al 5 giugno 2009 l’uscita del singolo Grazie, in collaborazione con Pier Cortese.

 

Il nuovo album The Great Shake, uscito il 20 settembre, oltre al brillante singolo Another Sunrise presenta pezzi di forte impatto, variando da un taglio di ruvida intensità (The Great Shake, Just Another Try) a inclinazioni più melodiche e sognanti (How Should I Know, Live It Up, Ora il mondo è perfetto). Affascinante il ricorso a corpose sonorità che richiamano la new wave degli anni Ottanta.

Questo ultimo album rappresenta un nuovo punto di partenza con l’ingresso nella band del nuovo carismatico cantante Alexander Uhlmann capace di portare il suo grande entusiasmo nei nuovi brani e di saper interpretare con energia anche i grandi successi della band tra cui Chase the Sun, The Switch, Who Said, Inside All The People, Stop Me.

 

Discografia

 

2002 – Non Zero Sumness

2005 – The Illogical Consequence

2006 – Static

2009 – Planet Funk (Best of)

2011 – The Great Shake

 

http://www.planetfunkband.com/

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