Eda, una donna del ‘900, il monologo di Maurizio Garuti interpretato da Daniela Poggi al Teatro Ghione di Roma

Eda, una donna del ‘900, il monologo di Maurizio Garuti interpretato da Daniela  Poggi al Teatro Ghione di Roma – Lunedi 28 Gennaio, al Teatro Ghione di Roma, Daniela Poggi sarà in scena con Eda, una donna del \’900.

 

Un monologo di Maurizio Garuti, interpretato da Daniela Poggi per la regia di Silvio Peroni. Sul palco anche Désirée Infascelli che con le note della sua fisarmonica accompagnerà l’attrice eseguendo dal vivo brani originali.

 

Eda, una donna del ‘900: una storia vera, d’amore, di guerra, di ricordi. Ricordi che si intrecciano, che riaffiorano, raccontati oggi – con più di trenta conflitti nel mondo – per non dimenticare.

Eda Bussolari, la staffetta partigiana del testo di Garuti è una donna spettatrice, vittima e protagonista della guerra che si è combattuta nei nostri confini, ma vicina per azioni e sentimenti alle donne libiche, indiane, somale, afghane: quelle per cui non è ancora arrivato il momento di raccontare. Daniela Poggi, racconta la storia di Eda e fa rivivere la storia di Antonio Marzocchi, comandante partigiano di San Giovanni in Persiceto, caduto nel 1944, del fratello gemello Armando, anch’egli partigiano, poi sindaco di Persiceto dopo la Liberazione e di Eda Bussolari, compagna di Armando e fonte di tutto il racconto. Una bambina di nome Eda e i due gemelli sono, infatti, i protagonisti della storia: un’esistenza intrecciata e condivisa fin quasi nei sogni e nel sentimento della gioia e del dolore.

 

La guerra, la Resistenza, che trova i fratelli a capo di una formazione di “ribelli”, avendo scelto di battersi contro l’occupazione nazifascista con Eda accanto a loro. La storia di Antonio, vittima di una pattuglia tedesca, e il tormento di Armando per la perdita del fratello. La forza di Eda, testimone e custode della tragedia, poi compagna e sostegno del suo uomo per tutta la vita: Eda che cresce attraverso le dure prove impostale dai tempi, fino a farsi donna nuova negli anni roventi del dopoguerra e della ricostruzione. Eda ormai vecchia e sola, che prende la penna e un quaderno, e comincia a svolgere il gomitolo della sua storia: una storia vera, da raccontare.

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