E’ uscito il video di “Cripta”, quarta tappa di “Panorama Sonoro / This Land is my land”, il tour “perpetuo” degli Elettronoir

E’ uscito il video di “Cripta”, quarta tappa di “Panorama Sonoro / This Land is my land”, il tour “perpetuo” degli Elettronoir in questa clip, girata in Località Abbadia San Salvatore (SI), la band racconta della cripta longobarda dalla quale si erge un’intera abbazia, luogo di passeggio distratto per pochi casuali turisti. Un volume a forma di crocifisso, perimetrato da trentadue colonne ognuna diversa, ognuna con il proprio stile. L’austerità dell’eleganza, il raccoglimento laico e contemplativo, come un caleidoscopio, come la psichedelia. Una leggera sovrapposizione di luci e echi. Il set completo è durato 45 minuti circa, il video proposto è un estratto di musica originale, eccolo:

“Panorama Sonoro / This Land is my land”è un progetto di video documenti musicali live, improvvisati al momento, senza post-produzione, ripresi e montati col linguaggio del videoclip con l’obiettivo di trasmettere solo impatto sonoro, ambientale ed emotivo, rigorosamente senza pubblico con l’obiettivo di riportare l’attenzione del pubblico in luoghi d’Italia poco conosciuti, dimenticati o alterati. Il pubblico, come i precedenti tre video, verrà raggiunto solo dopo con l’uscita dei videoclip sui profili social di Facebook, YouTube e Instagram della band. 

I primi tre video usciti (regia di Guido D) sono:  “Vasca” (https://youtu.be/5pHwTA526JY), una perfomance situazionista che si è svolta a Località Bagno Vignoni (Siena) in una vasca termale del 1500, incastonata dentro un borgo di rara bellezza all’interno della Val d’Orcia (Siena), oggi ridotta a location per aperitivi e ristoranti turistici: un live che racconta la poesia ed i set cinematografici delle opere di Bertolucci, Tarkovskiji fratelli Taviani, fra tutti. La corsa della persona (è il regista) in collina, nudo e scalzo, con una temperatura di -4 gradi, è stata un’improvvisazione del momento, durante il live 

Il secondo è “Pozza” (https://youtu.be/dKg6Y1xNs2g), sempre a Località Le Pozze, Bagno Vignoni (SI), ma questa volta sotto il borgo, in particolare sotto la vasca del primo video: lì si trovano altre vasche termali, fino a pochi anni fa, libere piscine per il pubblico. Con le concessioni date agli alberghi del paese sovrastante, sono state ridotte a pozzanghere di acqua fredda. Raccontano nel calcare sedimentato in centinaia e centinaia di anni, forme di vita, insetti, semi e tracce di piante custodite e prigioniere di una lenta sedimentazione.  Il concerto è avvenuto a stretto contatto con le presenze e le memorie conservate fra le rocce formate in epoche lontane, grazie alla caduta costante di acqua solfurea, calda. I prossimi videoclip saranno tra giugno e luglio per riprendere a settembre.

Il terzo video è “Fabbrica” (regia di Guido D), girato a Località Pienza (SI), all’interno di una fabbrica abbandonata, per raccontare il concetto di industria moderna calata come un meteorite in una realtà rupestre: l’alienazione e l’abbandono, la scommessa persa fra linguaggi contrastanti. Il set completo è durato 50 minuti circa, il video proposto è un estratto di 3 minuti e 40 di musica originale, eccolo: https://youtu.be/Bz4sF8asNJ4

Prossimo appuntamenti video:

Il 5 agosto il quinto video – alla Riserva Naturale Duna Feniglia (GR), (42°25′22.44″N 11°14′49.2″E): una spiaggia dentro una riserva naturale. Luogo di villeggiatura d’élite. Racconta di un pittore, che nel tentativo disperato di recuperare alcune tele trafugate, rincorse dalla spiaggia la nave diretta in Spagna che le trasportava. La leggenda narra che non riuscendo nell’impresa, si accasciò “lasciandosi finire”. Così morì Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio.

“Come Woody Guthrie (This Land Is My Land), –raccontano gli Elettronoir – durante gli anni della depressione economica USA, girava per strada con la chitarra arrivando ovunque per suonare le sue poesie di protesta ed amore, così noi abbiamo intrapreso questo viaggio per contribuire con la nostra produzione a mettere sotto i riflettori ambienti da rivitalizzare attraverso sonorizzazioni ambientali, uniche ed irripetibili. 

I videoclip saranno visibili su

FACEBOOK:     https://www.facebook.com/groups/298563201019992/?ref=share

INSTAGRAM:   https://www.instagram.com/marco_elettronoir

YOUTUBE:      https://www.youtube.com/channel/UCj3KchU-gHynXh9IHEr9uzA

SITO: www.elettronoir.com

Gli Elettronoir nascono nel 2005 dopo la fine di una storia d’amore. Da allora hanno prodotto 5 album in studio (l’Ep: –ELETTRONOIR -Italia, 2007; Dal Fronte Dei Colpevoli – Italia, 2005; Non Un Passo Indietro – Italia, 2008; E Che Non Se Ne Parli Più – Italia, 2014; Suzu – Italia, 2017) e suonato un centinaio di volte in tutta Italia: tra i più importanti il live davanti a 30 mila persone in occasione dell’Imola Heineken Festival in apertura ai Depeche Mode e Morrisey. Hanno scritto e prodotto colonne sonore per spot internazionalispettacoli teatrali, mostre, cortometraggi e lungometraggi, contribuendo alla vittoria del 30esimo Torino Film Festival del film “Fatti Corsari” (Italia, 2012), come del Berlino Film Festival con “L’Ultimo Tango” (Italia, 2015). Sonorizzato le colline del Chianti ricevendo una menzione speciale da Art Tribune che li ha catapultò alla Biennale di Venezia. Sono stati più volte ospiti in televisione e in radio, da Red Ronnie, su MTV e web TV. Hanno suonato con Rachele dei Baustelle, Agostino Maria Ticino, Birgan Valentin, e collaborato con il maestro Roberto Catani (il più grande animatore fumettista italiano), con Fausto Paravidino (regista, attore, drammaturgo), con Stefano Petti ed Alberto Testone (registi), Giona Nazzaro (produttore e critico cinematografico), Paolo Mannarino (regista), Francesco Paolucci (regista),Corso Codecasa (regista, produttore), il soprano Michela La Torre, Emergency, la casa di moda Blu Marine, Air BnB, Sky, Radio DJ, Nissan, Ubi BancaComune Di Roma, con gli scrittori Carlo Lucarelli, Mauro Smochovich, con il poeta Stefano Zuccalà, con il fotografo Stefano Corso, il VisualArtist Robeat ed il Videomaker Fotografo Guido D.

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