Dolomiti UNESCO, un Patrimonio per tutti

Dolomiti UNESCO, un Patrimonio per tutti – Un’ intensa giornata di contributi quella svoltasi oggi alla Federazione trentina della Cooperazione, promossa da Accademia della Montagna e dedicata al Turismo Accessibile in Montagna. L’obiettivo è quello di informare e diffondere conoscenza attraverso progetti, esperienze e buone pratiche provinciali, nazionali ed europee. Cinque le sessioni di lavoro, alcune moderate dalla direttrice di Accademia Iva Berasi. E’ intervenuta anche Marcella Morandini (direttrice Fondazione Dolomiti UNESCO) illustrando come l’ente di riferimento per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione la Scienza e la Cultura ha lavorato e lavori, in rete, per rendere il Bene Naturale accessibili a tutti. Di rilievo il tavolo a cui partecipano tutte le associazione di ambito dei 5 territori dolomitici

“Un Patrimonio UNESCO deve essere per tutti” – così Marcella Morandini prendendo la parola oggi pomeriggio nella sessione di lavoro ‘La Montagna come opportunità di connessione sociale’ -“La gestione del Patrimonio Mondiale Dolomiti non sarebbe possibile senza un grande e costante lavoro di rete a partire dai soci sostenitori, qui abbiamo l’Accademia della Montagna che è sostenitore da molti anni e tanti altri amici che tengono vivo il Patrimonio. Il progetto dell’accessibilità al Patrimonio Dolomiti parte dal fatto che tutti devono essere messi nelle condizioni di godere di quell’eccezionalità che è riconosciuta dall’UNESCO (bellezza paesaggistica e importanza geologica per la storia della Terra). Solo in Dolomiti, e in nessun altro posto al mondo, si può fare questo straordinario viaggio nel Triassico che possiamo compiere camminando dentro quelli che erano gli atolli tropicali e ora sono atolli fossili facilmente riconoscibili. E’ importante sempre partire dal ruolo delle comunità locali che hanno scelto di richiedere l’iscrizione e che adesso hanno scelto di rimanere all’interno di questa Lista di eccezione, gestendo il Patrimonio in maniera responsabile e trasferendolo poi, possibilmente, alle generazioni future. Fra le responsabilità – ha continuato la direttrice Morandini – c’è anche quella dell’inclusività e dunque offrire a tutti, turisti, appassionati e residenti, un’esperienza diretta di questo strordinario ambiente indipendentemente da eventuali diverse abilità. Ciò è, innanzitutto, una risposta al nostro dovere di garantire il diritto universale a godere di una bellezza straordinaria e universale. Sono tanti i progetti e le attività che gli enti che condividono le Dolomiti – a partire dalla Provincia autonoma di Trento e di Bolzano, la Regione del Veneto con la Provincia di Belluno e quella autonoma del Friuli Venezia Giulia – propongono da diversi anni, sono elencati in queste slides ma sono sempre a disposizione sul sito www.dolomitiunesco.info. La formazione è una delle attività principali, l’Accademia della Montagna, in questo senso, svolge un ruolo fondamentale nella valorizzazione di questa grande esperienza che ha sviluppato nel corso degli anni, mettendosi in rete, insieme alle altre associazioni che nei territori si occupano del tema dell’accessibilità”

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