Dio e il cinema, il libro di Donato Placido e Antonio G. D’Errico

Esce a fine febbraio per Ferrari Editore, Dio e il cinema. Una vita maledetta tra cielo e terra, un libro nato dal sodalizio umano e creativo tra Antonio G. D’Errico e Donato Placido. La loro amicizia, che li ha visti firmare insieme molti progetti editoriali, ha dato vita a un profondo e sorprendente autoritratto di Donato Placido che, per la prima volta, racconta la sua parabola esistenziale.

In una recente intervista, in cui i due autori anticipano l’uscita del volume, è stato chiesto a entrambi di rispondere a due domande strutturate specularmente.

Antonio G. D’Errico, che cosa significa raccontare? “La mia scrittura è metafora e rappresentazione dell’esistenza come riflesso del mondo circostante”.

Donato Placido, che cosa significa raccontarsi? “Raccontarmi rappresenta l’eterna apertura verso verità intime che raggiungono il cuore e la mente di tutti”.

Ed è questo il traguardo emozionale verso cui ci proiettano, attraverso un libro intimistico e profondo come un memoir, lucido come un saggio di denuncia e decisamente sincero come un romanzo. Il volume è accompagnato dai testi introduttivi di Michela Zanarella e Antonio Pascotto.

Antonio G. D’Errico, scrittore e sceneggiatore, ha scritto numerosi saggi e romanzi, tra cui Il Discepolo (2008). Ha vinto il Premio Cesare Pavese per la narrativa, con il romanzo Montalto. Fino all’ultimo respiro, ispirato all’agente di polizia penitenziaria vittima della violenza mafiosa. Lo scorso agosto è stato premiato nell’ambito della rassegna del gran gala delle Eccellenze Irpine – organizzato dal Comune di Monteverde (secondo borgo più bello d’Italia) e la Proloco – nella Sezione Cultura per i suoi lavori e il suo profilo di alto spessore e livello culturale. Ha pubblicato Morte a Milano (Macchione Editore).

Donato Placido è poeta, drammaturgo, interprete di film di successo, fratello del noto attore Michele.

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