Creuza de Mà, a Carloforte la prima parte del festival di musica per cinema diretto da Gianfranco Cabiddu

Creuza de Mà, a Carloforte la prima parte del festival di musica per cinema diretto da Gianfranco Cabiddu – Proiezioni di film e documentari, concerti, incontri, masterclass e altro ancora, tutto all’insegna della musica per il cinema, oggetto di indagine e riflessione che caratterizza da sempre Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage. L’appuntamento giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione con un ricco cartellone articolato in due momenti e luoghi distinti, secondo la formula già collaudata nelle ultime occasioni: la prima parte è infatti in programma da martedì 11 a domenica 16 settembre Carlofortela seconda, invece, a Cagliari dall’1 al 4 novembre.

Si comincia dunque nel paese sull’isola di San Pietro, dove il festival è nato nell’estate del 2007 e in cui affonda le sue radici; il programma della sei giorni a Carloforte – che si snoderà principalmente tra i due cinema, il “Mutua” e il “Cavallera”, e nello spazio del Giardino di Note -, ruota intorno ad alcuni temi principali. Suggerita dalla ricorrenza del cinquantenario, ecco dunque una riflessione sul ’68 e su quella stagione carica di ideali e aspirazioni che il festival vuole ricordare attraverso il ciclo di proiezioni intitolato ’68 memories, a cura di Enzo Gentile, firma autorevole del giornalismo musicale, dedicato a quei film e alle loro musiche che hanno segnato un modo nuovo di concepire la colonna sonora: da “Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica” a “Easy Rider”, da “Zabriskie point” a “Fragole e sangue”, a “Cinque pezzi facili”.

Complice una stagione straordinaria, il festival dedica poi una particolare attenzione alle opere recenti di cinque registe italiane, autrici diverse tra loro che propongono un cinema nuovo a cui Creuza de Mà vuole rendere omaggio. Così intendiamo esplorare il cinema, la musica e il suono per il cinema, attraverso le sensibilità e lo sguardo al femminile, come ‘altra sensibilità’, non in contrapposizione ma in concorso con quello maschile”, sottolinea il direttore artistico Gianfranco Cabiddu: “I film presentati ci aiuteranno a leggere la contemporaneità attraverso storie, narrazioni, e i suoni e le musiche, ricollegandoci per assonanza e per omaggio al ’68 dove tutto ebbe idealmente inizio. Un appassionante viaggio: alla musica e al cinema, il compito di esaltare la forza utopica e vivificante della poesia e dell’immaginazione, la possibilità di liberare il pensiero creativo, di divulgarlo e di condividerlo con un pubblico sempre più vasto ed esigente”.

L’anello ideale di congiunzione musicale e tematica con il ’68 sarà proprio il film d’apertura, Nico, 1988″ di Susanna Nicchiarelli (con le musiche del gruppo Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), opera pluripremiata che racconta gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico, cantante dei Velvet Underground, musa di Andy Warhol e donna di grande bellezza. Spazio poi all’universo in bilico tra realtà e sogno di Alice Rochwacker con il suo film Lazzaro felice”, alla delicatezza di Laura Bispuri con Figlia mia” (girato e ambientato in Sardegna), alla poesia di Paola Randi con “Tito e gli alieni” (dove la colonna sonora è firmata da Giordano Corapi con il compianto Fausto Mesolella), e quindi alla forza shakespeariana di Roberta Torre con Riccardo va all’Inferno”, interpretato da Massimo Ranieri, con musiche e testi di Mauro Pagani.

Una novità di Creuza de Mà edizione numero dodici è il Premio Isole del Cinema per la musica che in questa prima occasione sarà consegnato appunto a Mauro Pagani, il grande musicista già ospite in passato di questo festival che per titolo ha preso in prestito quello di un album tra i più famosi di Fabrizio De André, scritto a quattro mani proprio con Pagani. La premiazione, in programma nella serata di venerdì 14, precederà il concerto del compositore e pianista Leandro Piccioni, collaboratore da oltre quindici anni di Ennio Morricone, accompagnato dal Quartetto Pessoa in un’originale e coinvolgente lettura delle più importanti colonne sonore del cinema.

L’indomani spetterà allo stesso quartetto d’archi il compito di musicare in acustico, com’è tradizione del festival, la discesa del sole al tramonto alle Ciasette, un anfiteatro di roccia naturale che si affaccia sul mare e che si raggiunge a piedi percorrendo un piccolo scosceso sentiero: una creuza de mà, appunto.

Altro momento musicale immancabile, il concerto della Banda Musicale Città di Carloforte Angelo Aste che farà gli onori di casa nella serata inaugurale di martedì 11 con un programma di brani tratti dalle colonne sonore degli ultimi trent’anni e arrangiate appositamente per il festival.

Diversi altri appuntamenti costellano il programma delle sei giornate carlofortine: tra questi, la proiezione di due documentari, “The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia”, di Marco Spagnoli, e “Diva!”, per la regia di Francesco Patierno, un omaggio a una donna e attrice eccezionale, Valentina Cortese; l’anteprima di “Sri Lanka Family Film with Chaplin and Goddard”venti minuti di immagini inedite in 16mm ritrovate da Manuel Kleidman, cofondatore con Cecilia Pagliarani di Nosarchives, archivio internazionale di pellicole in formato ridotto, restaurate a cura de L’Immagine Ritrovata di Bologna con musiche originali di David Voci Sciabordi; la presentazione del libro diAlessandro De Rosa “Inseguendo quel suono – La mia musica, la mia vita”, in cui Ennio Morricone si racconta in conversazione con il suo allievo; un incontro con con Pivio (al secolo Roberto Pischiutta), presidente dell’Associazione Musicisti per Cinema, e una conferenza diGiuliano Taviani (David di Donatello nel 2015 per il miglior compositore e per la migliore canzone per le musiche del film “Anime nere” di Francesco Munzi) che ripercorre la filmografia dei Fratelli Taviani, suo padre Vittorio e suo zio Paolo, e il loro rapporto con la musica; e, ancora, una tavola rotonda conclusiva con gli ospiti del festival, prima che scorrano i titoli di coda, domenica 16 settembre.

Poi, dall’1 al 4 novembre, Creuza de Mà pianterà le tende a Cagliari per il secondo tempo della sua edizione numero dodici. Il cartellone, ancora da completare, ha già diversi punti fermi in programma tra il Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e il Cineteatro “Nanni Loy”: la ripresa della retrospettiva ’68 memories presentata da Enzo Gentile e Riccardo Giagni, un concerto di musiche dell’epoca del gruppo cagliaritano Dancefloor Stompers e, tra gli altri film in visione, Nico, 1988″ di Susanna Nicchiarelli (cui sono legate una conferenza incontro e un vj/dj set di Max Viale, musicista del gruppo Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo), e “Il Flauto Magico a Piazza Vittorio” di Gianfranco Cabiddu e Mario Tronco, direttore artistico dell’Orchestra di piazza Vittorio che suggellerà la quattro giorni cagliaritana con un concerto di Arie d’Opera tratte dal trittico che rivisita la tradizione del teatro lirico: CarmenDon Giovanni e Il Flauto Magico.

Ma Creuza de Mà porta avanti anche la sua missione formativa, avviata in occasione della sua decima edizione con il Corso intensivo di scrittura di musica per cinema dedicato a Sergio Miceli, guidato da Franco Piersanti e che vede come presidente onorario Ennio Morricone. Ora, in collaborazione con il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, il festival vara la prima edizione del Cine campus di Musica per cinema: un “incontro” in residenza tra i musicisti del CSC Lab Musica per cinema e le cattedre di Regia, Montaggio e Suono del Centro Sperimentale. I ventiquattro allievi del secondo anno, accompagnati dai docenti di riferimento, lavoreranno alla musica e al suono di sei cortometraggi che costituiscono l’esercitazione filmica sul genere “Giallo”. Parallelamente parteciperanno, insieme agli studenti del corso intitolato a Sergio Miceli, agli incontri in masterclass con i registi e i musicisti ospiti del festival. “Un’esperienza didattica intensiva”, sottolinea Gianfranco Cabiddu, “che mette in relazione il lavoro di regia, montaggio e sonorizzazione, con una particolare attenzione ai suoni d’ambiente, missaggio, ecc. nella splendida isola sarda in un settembre sempre generoso di bello, un prolungamento d’estate, prima di ritornare al CSC a Roma dove prenderà vita l’ultima fase del corso con il Mixaggio del suono e la color”.

La dodicesima edizione di Creuza de Mà è organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), del Comune di Carloforte e del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Sardegna Film Commission, della Fondazione di Sardegna, della SIAE, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dell’ERSU di Cagliari e del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.
www.musicapercinema.it

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Festival Creuza de Mà – Musica per Cinema
prima parte: Carloforte, 11-12-13-14-15-16 settembre
Cinema Cavallera, Cinema Mutua, Giardino di note, Capo Sandalo – Le Ciasette

Martedì 11 settembre

Cinema Cavallera 
Ore 19,00
Apertura festival – Proiezione del Teaser Crêuza de Mà 
Immagini delle passate edizioni, sulle note di Creuza de Mà di Fabrizio De André.
a seguire
Proiezione del Film
Nico, 1988 2017/93′
per la regia di Susanna Nicchiarelli. Musiche di Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo.
Gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna di grande bellezza, Nico vive una seconda vita quando inizia la sua carriera da solista. Qui seguiamo gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre” liberata del peso della sua bellezza, inizia a ricostruire un rapporto con il figlio. Non era un’impresa facile trasferire sullo schermo le fasi finali della vita di una personalità complessa come quella di Nico. Susanna Nicchiarelli ci racconta Nico a partire da una condizione esistenziale: i segni che l’infanzia e la preadolescenza lasciano nelle persone.

Cinema Mutua 
Ore 21,00
Concerto – Musiche per Cinema
Banda Musicale Città di Carloforte Angelo Aste
Un concerto “dedicato al cinema” con brani tratti dalle colonne sonore degli ultimi trent’anni e riarrangiate appositamente per il Festival.

Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione Film
Easy Rider 1969/94′
per la regia di Dennis Hopper. Musiche di autori vari.
Road movie sceneggiato dai due interpreti principali, Peter Fonda e Dennis Hopper, e diretto da quest’ultimo, Easy Rider è un racconto sulla libertà, un viaggio che ha per meta il Carnevale di New Orleans, la festa della città sul grande Delta. Un racconto amarissimo e crudele, che alla fine indigna e lascia senza parole, per denunciare lo squallore e la paura della provincia bianca e borghese del sud nel 1969. Una paura che si manifesta rozzamente nei confronti di qualsiasi traccia di diversità. Un grande cinema, in cui i paesaggi che cambiano, gli interpreti e la musica sembrano danzare all’unisono in una ballata disperata senza scampo, una visione unica e irripetibile nell’immaginario cinematografico.. E quando il desiderio di libertà si cristallizza in fuga e assume sembianze allucinatorie e lesionanti, come nella sequenza dell’acido, le voci e le immagini si fondono, delirano, e trascinano lentamente alla deriva.
Mercoledì 12 settembre

Cinema Mutua 
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà
I cortometraggi “Gialli”.
Incontro con gli allievi del secondo anno regia, montaggio, suono e musicisti CSCLab del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema.

Cinema Cavallera 
Ore 19,00
Proiezione del documentario
The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia 2017/72′
per la regia di Marco Spagnoli. Musiche di Max Di Carlo
The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia analizza il legame che intercorre tra i film, la produzione Paramount e l’Italia, andando ad esplorare la storia del cinema internazionale e indagando sulle scelte che hanno portato alcuni film ad essere realizzati nel nostro Paese. Grazie a materiali inediti d’archivio viene raccontato lo straordinario rapporto tra questo Studio Paramount e il nostro Paese, esplorando, per la prima volta, come questo legame abbia poi influenzato in maniera significativa anche la vita e la carriera dei tanti talenti cinematografici coinvolti nelle produzioni e nelle coproduzioni italiane.
a seguire
Ore 21,00
Proiezione del film
Lazzaro felice 2018/130′
per la regia di Alice Rohrwacher. Musiche di Pasquale Catalano.
La Marchesa Alfonsina de Luna possiede una piantagione di tabacco e 54 schiavi che la coltivano senza ricevere altro in cambio che la possibilità di sopravvivere sui suoi terreni in catapecchie fatiscenti, senza luce elettrica perché a loro deve bastare la luce della luna. In mezzo a quella piccola comunità contadina si muove Lazzaro, un ragazzo che non sa neppure di chi è figlio ma che è comunque grato di stare al mondo, e svolge i suoi inesauribili compiti con la generosità di chi è nato profondamente buono. Ma qual è il posto, e il ruolo, della bontà fra gli uomini?
Alla sua terza regia Alice Rohrwacher fa intraprendere al suo protagonista, e alla comunità che lo circonda, un cammino che è anche il proprio, all’interno di un cinema che deve molto a Olmi e Zavattini ma continua a spingersi oltre lungo un terreno che frana e si modifica continuamente sotto i suoi (e i nostri) piedi.

Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film
Fragole e sangue 1970/103′
per la regia di Stuart Hagman. Musiche a cura di autori vari.
È il film manifesto della contestazione giovanile americana. Un campo da gioco di un’università americana viene destinato all’addestramento dei soldati in partenza per il Vietnam e nel campus scoppia la rivolta. Simon guarda le cose con un certo distacco, poi conosce Linda e grazie a lei capisce che c’è molto di più nei motivi della contestazione. Alla fine, quando arriva la polizia a sgomberarli con la forza, Simon saprà da che parte stare. Dopo Easy Rider questo è il film che ha colpito più direttamente l’opinione pubblica non solo americana.
Giovedì 13 settembre

Cinema Mutua 
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà
I film d’archivio
Incontro con Francesco Patierno e Maurizio D’Aniello sui film costruiti con immagini d’Archivio e sul lavoro con musicisti, montatori e suono;

Incontro con Letizia Lamartire (ex alunna del Centro Sperimentale) che racconta la sua opera prima Saremmo giovani e bellissimi, film musicale presentato all’ultimo Festival di Venezia 2018.

Cinema Cavallera 
Ore 19,00
Proiezione del documentario
Diva! 2017/75′
per la regia di Francesco Patierno. Musiche di Maurizio D’Aniello.
Il film, diretto da Francesco Patierno, è tratto dal libro autobiografico “Quanti sono i domani passati”, a cura di Enrico Rotelli edito da Mondadori, e racconta la vita di Valentina Cortese. Un omaggio a una donna e attrice eccezionale attraverso un flusso narrativo che vede interpretare le parole dell’artista da otto tra le migliori attrici italiane del momento: Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Carlotta Natoli, Greta Scarano. Una prova unica nel suo genere, quella di interpretare la Cortese, candidata come miglior attrice non protagonista agli Oscar per “Effetto Notte” di François Truffaut, e che è stata la musa di Giorgio Strehler (nel film interpretato Michele Riondino) che la diresse in una versione passata alla storia de Il Giardino dei Ciliegi e, non da ultimo, attrice prediletta dei registi più importanti della storia del cinema italiano come Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Franco Zeffirelli.
a seguire
Proiezione in anteprima mondiale di
Sri Lanka Family Film with Chaplin and Goddard 20′ di immagini inedite in 16mm ritrovate da Manuel Kleidman, cofondatore con Cecilia Pagliarani di Nosarchives, archivio internazionale di pellicole in formato ridotto. Restauro a cura de L’Immagine Ritrovata di Bologna con musiche originali di David Voci Sciabordi.
a seguire
Ore 21,00
Proiezione del film
Riccardo va all’Inferno 2017/91′
Regia di Roberta Torre. Musiche di Mauro Pagani.
Introduce Mauro Pagani 
In un fatiscente castello nella periferia di Roma la famiglia Mancini è assurta a stirpe nobile per la sua tradizione di gestire lo spaccio della droga da molteplici generazioni. Abbiamo una capostipite, Regina di nome e di fatto, mirabilmente interpretata da Sonia Bergamasco, e abbiamo una stirpe di figli e nipoti e, come non poteva mancare, il matto, lo storpio, a questi ruoli condannato da molteplici e reiterate azioni malevole di sua madre e dei suoi fratelli. Si tratta di Riccardo, in un’interpretazione esemplare di Massimo Ranieri che occhi fortemente bistrati e testa rasata trasformano in un individuo luciferino e pieno di fascino al tempo stesso. Scene, costumi e trucco e anche l’uso delle luci proiettano in una serie di contesti fortemente evocativi. Mauro Pagani compone organicamente le musiche e i testi: in un film dark privilegia il blues, il rock, il punk, fino a lasciarsi influenzare da ballate popolari rumene nelle scene corali. Il talento della regista è in primis la sua curiosità per la letteratura classica, ma anche la sua curiosità per le realtà contemporanee, soprattutto urbane e suburbane. L’idea di adattare l’opera all’interno di una casta familiare malavitosa nel Tiburtino terzo nasce da qui.

Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del documentario
Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica 1970/184′
per la regia di Michael Wadleigh. Musiche a cura di Danny Elfman.
Un documentario mitico che racconta l’omonimo Festival tenutosi a Bethel nell’agosto del 1969. Il punto di riferimento per i film sui concerti e uno dei più interessanti documentari mai girati. Il film diretto da Michael Wadleigh e montato da (tra gli altri) Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker; la Schoonmaker otenne la nomination agli Academy Award. Il film vinse l’Oscar come miglior documentario e fu nominato per il miglior sonoro. Proiettato fuori concorso al 23º Festival di Cannes. Nel 1994 uscì la versione directors cut, di circa 225 minuti. Entrambe le versioni non seguono la linea temporale del concerto, tuttavia, l’apertura e la chiusura del film corrispondono a quella del concerto, Richie Havens lo aprì e Jimi Hendrix lo chiuse. Nel giugno 2009 è uscita una versione definitiva con alcune scene inedite, inclusa la versione integrale dell’esibizione dei Creedence Clearwater Revival.
Venerdì 14 settembre

Cinema Mutua 
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà

I film d’archivio
Incontro con Cecilia Pagliarani sui film d’Archivio e sul lavoro con musicisti, montatori e suono
a seguire
Ore 11,30
Musica per Cinema
Incontro con Mauro Pagani 

Ore 19,00
Presentazione del libro di Alessandro De Rosa
Inseguendo quel suono – La mia musica, la mia vita – Ennio Morricone in conversazione con Alessandro De Rosa 
Ennio Morricone ha deciso di fare il suo libro testamento, in cui racconta la sua vita e soprattutto la sua musica. Il libro è frutto di anni di incontri con un suo allievo, il giovane compositore Alessandro De Rosa. Una sorta di lungo dialogo maestro-discepolo, corposo e ricco di informazioni, ricordi, approfondimenti per far capire a tutti i suoi fan quali storie e quali pensieri ci sono dietro le musiche più amate.

Cinema Cavallera 
Ore 21,00
Premio “Le isole del cinema” dedicato alla Musica per Cinema 
a Mauro Pagani per la colonna sonora del film Riccardo va all’inferno, per il lavoro di compositore nel cinema, e “sentimentalmente” come autore, con Fabrizio de André, di Creuza de Mà, la canzone che dà il titolo al Festival.
a seguire
Concerto – Musiche per Cinema
Cinesuonando
Quartetto Pessoa & Leandro Piccioni
Leandro Piccioni, pianista di Ennio Morricone e compositore di numerose colonne sonore, è un autore poliedrico che vanta numerosissime collaborazioni. Nel 2007 ha iniziato la collaborazione in veste di pianista compositore con il Quartetto Pessoa e sue sono le trascrizioni e gli arrangiamenti che con il Quartetto esegue nei concerti, in particolar modo dedicati alla grande musica da film.
Il Quartetto d’archi Pessoa nasce nel 1998 dall’incontro di Marco Quaranta (violino), Rita Gucci (violino), Achille Taddeo (viola), Kyung Mi Lee (violoncello). Fin dall’inizio il gruppo si impone per le scelte musicali che mirano all’accostamento dei generi più diversi, dalla grande letteratura classica per quartetto d’archi a “contaminazioni” con il Jazz, il Rock-Blues e il tango.
Insieme hanno inciso un cd con le “Cuatro Estaciones Porteñas” di Astor Piazzolla e brani da film dello stesso Piccioni, con la collaborazione di Peppe Servillo.

Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film
Cinque pezzi facili 1970/96′
per la regia di Bob Rafelson. Musiche di autori vari
Robert (Jack Nicholson), un bravo pianista, ha rotto con la famiglia colta e borghese e ora vive alla giornata insieme a Rayette, una ragazza un po’ svampita incinta di lui. Poiché il padre sta molto male, torna a casa, ha una storia con la fidanzata del fratello, ma non mette radici. Anti-dramma sospeso e atmosferico, come una sonata “in levare”. Seconda, eccellente prova di regia cinematografica per Bob Rafelson, con il quale Nicholson è come sempre in piena sintonia.
Sabato 15 settembre

Cinema Mutua 
Ore 10,30
Cine Campus Creuza de Mà
Incontro con Pivio alias Roberto Pischiutta, Presidente Associazione Musicisti per Cinema 
Conferenza La musica nel cinema di Paolo e Vittorio Taviani, di e con Giuliano Taviani
che ripercorre la filmografia dei Fratelli Taviani e il loro rapporto con la musica.

Capo Sandalo – Le ciasette 
Ore 19,00
Cinema naturale Tramonto – Musicato in acustico dal Quartetto Pessoa

Cinema Cavallera 
Ore 21,00
Proiezione del film
Tito e gli alieni 2017/92′
per la regia di Paola Randi. Musiche di Fausto Mesolella (Avion Travel) e Giordano Corapi.
Commedia lunare sulla fine della vita, la solitudine e la morte, Tito e gli alieni racconta il lavoro del lutto, senza negarsi la gioia e senza svilire la fatica del dolore, con un’esuberanza e una libertà formale che mantengono il film in uno stato di giovinezza permanente. Nel deserto del Nevada, abbandonato da uomini e alieni, vive il protagonista, un professore muto e senza nome, fedele a un amore di cui chiede ragione alle stelle. La risposta è sempre la stessa e si centra sull’impossibilità di dimenticare chi non c’è più. La rielaborazione del lutto esige tempo e lo scienziato interpretato da Valerio Mastandrea ha deciso di prenderselo tutto, cronicizzando il dolore fino allo spegnimento del sentimento vitale. Ma poi qualcosa accade, qualcuno arriva ad ‘allargare il quadro’ e a interrompere la sua solitudine eterna. La rimessa in movimento è l’allunaggio di Anita e Tito, orfani che custodiscono il mistero del mondo, una vita che coincide con l’avvenire. Distillando il dolore dell’assenza nel genere (la fantascienza), Paola Randi gonfia una bolla nel deserto e avvia un percorso iniziatico che lega uno zio ai nipoti fino ad adottarli e adottarne lo stupore e ritornare alla vita.

Giardino di Note
Ore 23,00
Round Midnight ’68 memories a cura di Enzo Gentile
Proiezione del film
Film Zabriskie Point 1970/112′
per la regia di Michelangelo Antonioni. Musiche di autori vari.
Gli Stati Uniti nell’era dei figli dei fiori, quando le università sono in fermento e la polizia è all’erta. Michelangelo Antonioni fornisce la sua affascinante e provocatoria risposta in questo film ambientato tra Los Angeles e la Death Valley. Le vicende di una giovane coppia sono raccontate attraverso l’acuto sguardo di questo maestro del cinema. Lei (Daria Halprin) è una segretaria a tempo perso i cui compiti possono spingerla fin dentro la camera da letto del suo capo (Rod Taylor). Lui (Mark Frechette) è uno studente a tempo perso che potrebbe essere coinvolto nella morte di un poliziotto. I due si incontrano, si uniscono, giocano, si amano, si dirigono verso il proprio destino: tragico quello di lui, aperto a tutto quello di lei. La straordinaria maestria di Antonioni nella creazione di immagini e atmosfere produce impressioni che durano nel tempo, e il meraviglioso finale, grandioso e apocalittico, è assolutamente spettacolare.

Domenica 16 settembre

Cinema Mutua 
Ore 10,30
Incontro con Paola Randi sul lavoro del regista con musicisti, montatori e suono per alunni CSC e aperto a studenti e pubblico
a seguire
Musica per Cinema
Tavola rotonda con gli ospiti 
Paola RandiCecilia Pagliarani, Francesco Patierno, Laura BispuriLetizia Lamartire e con Pivio PischiuttaStefano Campus, Enzo Gentile, Daniele Orazi
Conduce Marco Spagnoli

Cinema Cavallera 
Ore 21,00
Proiezione del film
Figlia Mia 2018/100′
per la regia di Laura Bispuri. Musiche di Nando di Cosimo
Vittoria è una bambina divisa tra due madri. Valeria Golino è Tina, madre amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola e Alba Rohrwacher è Angelica, una donna fragile e istintiva, dalla vita scombinata.
Rotto il patto segreto che le lega sin dalla sua nascita, le due donne si contendono l’amore di una figlia. Tre eccellenti protagoniste alla ricerca di se stesse utilizzando anche piani sequenza in cui il loro ‘perdersi’ è accompagnato da una colonna sonora tanto invadente quanto pronta a infrangersi per lasciare posto ad altro. È la sintesi dinamica di questo film in cui l’alternarsi di scoperte e smarrimenti si scontra con le urgenze del vivere. Un vivere che deve confrontarsi con una natura che, come una madre, può essere benevola o difficile da affrontare e compiacere.

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