Celebrazione solenne per la festa di San Luigi Gonzaga nel Giubileo straordinario aloisiano

Celebrazione solenne per la festa di San Luigi Gonzaga nel Giubileo straordinario aloisiano – Partecipando con gioia alla celebrazione del Giubileo straordinario per i 450 anni dalla sua nascita, la Chiesa festeggia San Luigi Gonzaga quale esempio di bontà, umiltà e modello di vita da imitare, specialmente per i giovani. Ciò che colpisce maggiormente del breve pellegrinaggio terreno del giovane Santo è il suo viscerale attaccamento a Gesù Crocifisso, rifiutando con forza e fermezza tutte le lusinghe terrene a cui avrebbe potuto facilmente cedere a motivo del suo rango e del prestigio della sua famiglia d’origine, i Gonzaga. Per Luigi la vera felicità non consisteva infatti nell’appartenenza ad un mondo di vanagloria ed il rispetto umano non lo attirava, ma fu invece conquistato fin dalla più tenera età dall’esempio del Cristo, povero, umile e casto, camminando con straordinaria determinazione verso la conquista delle più elevate virtù spirituali.

E proprio per lo straordinario carisma di San Luigi, ancor oggi fonte di ispirazione, molti artisti cattolici, religiosi e laici, hanno manifestato in diversi modi la loro sentita partecipazione al Giubileo del Santo mantovano. Tra questi spicca certamente la nota cantautrice Florence Astaire, anche lei particolarmente colpita dalla vita del giovane gesuita, che per lui ha composto l’inno “Lampo Divino”, in cui esprime nel canto tutta la sua devozione per S. Luigi la cui esistenza fu davvero un guizzo luminoso, una fulgida stella nel firmamento dei testimoni della fede cristiana, contraddistinta dall’azione di grazie che il Signore ha saputo operare in lui in così poco tempo.

Persone sensibili e attente all’importanza della figura di questo santo, quali il P. Arturo Sosa S.J. (Preposito generale dei Gesuiti), P. Massimo Nevola S.J. (Superiore della Comunità dei padri gesuiti di S. Ignazio), P. Vitale Savio S.J. (Rettore della chiesa di Sant’Ignazio), hanno promosso l’iniziativa del Giubileo straordinario aloisiano. Raccolto il favore della Santa Sede, la proposta dell’evento giubilare ha ottenuto, secondo il Decreto della Penitenzieria Apostolica, che nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio a Roma (ove riposano le spoglie del santo) si possa lucrare l’indulgenza plenaria quotidiana; estendendo poi tale possibilità a tutte le chiese dedicate a San Luigi Gonzaga in tutto il mondo. Il giubileo aloisiano durerà per un anno dal 9 marzo 2018 fino al 9 marzo 2019.

Alcune iniziative già promosse. L’anno giubilare si è dunque aperto il 9 marzo (data di nascita di San Luigi Gonzaga) con una solenne concelebrazione presieduta dal P. Arturo Sosa; c’è stato l’intenso incontro tra don Luigi Ciotti (presidente di Libera e fondatore del Gruppo Abele) e gli studenti delle scuole cattoliche di Roma; una veglia di preghiera presieduta da Mons. Gianrico Ruzza, vescovo ausiliario di Roma. Degna di nota l’interessante pubblicazione del libro “Io Luigi”, scritto dal P. Federico Pelicon S.J. che, dopo aver letto le numerosissime ed intensissime lettere del Santo, ha ideato una lettera che, carpendo lo stile ed il carattere del Santo, si rivolge ai giovani del nostro tempo – attraverso un espediente narrativo – come se fosse proprio Luigi a scrivere loro in prima persona; e alla fine ne è emerso un invito forte che interpella le coscienze di tutti.

Altre iniziative in fieri: Mons. Marco Frisina condurrà nel corso dell’anno una serie di incontri musicati sulla Divina Commedia; e verrà inoltre prodotto un docufilm, del regista Alberto Di Giglio, sulla vita di S. Luigi. I padri gesuiti, Massimo Nevola e Vitale Savio S.J., sono fra i principali promotori delle celebrazioni e degli eventi che stanno caratterizzano questo giubileo straordinario.

 Particolare rilevanza nel contesto giubilare, assumerà, il prossimo 21 giugno (alle ore 18:00), proprio in occasione della festa di San Luigi Gonzaga, la solenne concelebrazione nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, presieduta dal Card. Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore della Santa Sede. Sono invitate alla celebrazione la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ed altre autorità civili e militari. Piace ricordare che, da sempre, i sindaci di Roma hanno onorato con la loro presenza tale celebrazione, dando in tal modo testimonianza della gratitudine della Città Eterna nei confronti del Santo che tanto si prodigò fino all’estremo dono di sé, soccorrendo i malati di peste; l’epidemia che colpì assai duramente Roma nel 1590. Durante la celebrazione liturgia si eseguirà l’inno “Lampo Divino” dedicato al Santo e composto dall’artista Florence Astaire.

Speriamo che in questo lasso di tempo San Luigi darà forza all’Inno “Lampo Divino”, che gli è stato dedicato affinchè sempre più giovani, desiderosi della protezione, siano affascinati dal suo esempio.

F.A.

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