Carabinieri scoprono deposito di rame rubato alle ferrovie

Carabinieri scoprono deposito di rame rubato alle ferrovie – Roma – Carabinieri scoprono deposito di rame rubato alle ferrovie. Una tonnellata e mezza di rame nascosto in un’abitazione di Testaccio. in quattro denunciati per ricettazione.

 

I Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno denunciato a piede libero 4 persone, due italiani e due cittadini romeni di età compresa tra i 23 ed i 68 anni, con l’accusa di ricettazione. Nella loro dimora di via Monte Testaccio, una vecchia rimessa di una falegnameria riqualificata in abitazioni, i Carabinieri hanno rinvenuto, nascosti sotto un telone, ben 1.500 Kg di cavi in rame, diligentemente tagliati in sezioni di 2 metri ciascuno, del genere utilizzato per la cablatura delle linee ferroviarie nazionali. Nelle vicinanze del ricco carico di “oro rosso”, i Carabinieri hanno rinvenuto un bidone contenente una vasta gamma di attrezzi, tra quelli utilizzati per estrarre le bobine dalle loro sedi naturali a quelli adoperati per togliere la guaina in gomma che ricopre i filamenti di rame, e circa 30 kg di cavi già “lavorati”. Interrogati circa la provenienza della mega-matassa di rame, i quattro coinquilini non hanno saputo fornire delle valide argomentazioni, motivo per cui è scattata la denuncia a piede libero. Il rame è stato interamente recuperato e affidato in custodia a un deposito giudiziale della Capitale. Gli accertamenti dei Carabinieri proseguiranno per individuare il punto, o i punti, in cui il rame è stato rubato e per verificare se i quattro denunciati si siano avvalsi della complicità di altre persone.

 

 

 

Pomeriggio di follia a Montesacro. Infastidito dal passante che lo osserva mentre picchia il proprio cane, lo aggredisce e gli distrugge l’auto scagliandoci sopra una panchina. Poi si avventa anche contro i carabinieri intervenuti per riportare la calma. in manette un ragazzo egiziano.

 

 

Roma – Attimi di vero panico e sconcerto si sono vissuti ieri pomeriggio in via Ugo Ojetti, dove i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro sono stati chiamati ad intervenire per fermare l’improvvisa follia distruttiva di un cittadino egiziano di 27 anni. Il ragazzo, già conosciuto alle forze dell’ordine, mentre camminava in strada, ha improvvisamente iniziato a colpire e maltrattare il proprio cane, sbattendolo più volte a terra. La violenza dei colpi sferrati sul povero animale, i suoi guaiti e le urla dello straniero hanno attirato l’attenzione di un 35enne romano che transitava in auto. L’uomo si è voltato a guardare la scena e il 27enne è andato inspiegabilmente su tutte le furie, sbraitando nei confronti dell’automobilista “impiccione” con cui, quasi subito, ha ingaggiato una lite animata. Non pago, l’egiziano ha estratto un coltello a serramanico dalla tasca ed ha più volte rincorso l’automobilista tentando di colpirlo, poi ha afferrato una panchina che era a lato della strada e l’ha scagliata più volte contro l’auto del 35enne, mandando in frantumi lunotto, finestrini e parabrezza, camminando su tutta la carrozzeria per poi issarsi sul tettuccio, a torso nudo, a mo’ di podio. Nel frattempo i passanti che stavano assistendo alla scena avevano allertato il “112”. Anche i Carabinieri intervenuti hanno dovuto fare i conti con l’esagitato egiziano. Dopo qualche minuto di tensione, i militari sono riusciti a disarmarlo e ad immobilizzarlo. Il nordafricano, trattenuto in caserma, dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria delle accuse di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, minaccia aggravata, maltrattamento di animali e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere. Il cane, che fortunatamente non ha riportato ferite, è stato portato nel giardino della caserma dei Carabinieri, dove è stato coccolato e rifocillato in attesa dell’arrivo della zia dell’arrestato, alla quale è stato affidato.

 

 

Stazione Ostiense – Forza la macchinetta erogatrice dei biglietti Atac. 48enne cittadino albanese arrestato dai carabinieri.

 

Roma – Nell’ambito dell’operazione denominata “Strade Sicure” i Carabinieri della Stazione Roma Garbatella, unitamente ai militari del 6° Genio Pionieri di Roma, hanno arrestato un cittadino albanese di 48 anni, nella Capitale senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine con l’accusa di furto aggravato. L’uomo, all’interno della Stazione ferroviaria Roma Ostiense ha forzato una macchinetta erogatrice di biglietti Atac rubando i soldi contenuti all’interno. Sfortunatamente per lui è stato notato dalla pattuglia dei militari che lo hanno immediatamente bloccato, recuperando anche i soldi. Il ladro arrestato dai Carabinieri,  è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo.

 

Colosseo, Esquilino e  Pigneto – Proseguono i controlli dei carabinieri agli esercizi commerciali. Sospesa l’attività alla titolare di un centro estetico: contestate violazioni amministrative per 27.000,00 euro e trovati 7 lavoratori non regolarizzati.    

 

 

Roma – Prosegue l’attività straordinaria di controllo alle attività artigianali, commerciali e di ristorazione presenti nelle zone Colosseo, Esquilino e  Pigneto, messa in atto dai Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante supportati dal personale dell’Arma dei Carabinieri Specializzato del NAS e dell’Ispettorato del Lavoro. Dopo i risultati conseguiti qualche giorno fa, con quattro titolari di esercizi deferiti all’Autorità Giudiziaria per aver assunto 19 lavoratori in nero, e 45.000 Euro di sanzioni amministrative comminate per violazioni alle norme igienico sanitarie e alla tracciabilità dei prodotti alimentari, i Carabinieri  hanno ispezionato e sanzionato un esercizio a ridosso del principale scalo ferroviario della Capitale. Si tratta di un centro estetico gestito da una cittadina nigeriana di 48 anni, alla quale i militari hanno contestato numerose violazioni ed elevato sanzioni amministrative per un importo  complessivo di 27.000, 00 Euro. Nel corso del controllo i Carabinieri hanno riscontrato la presenza di 7 lavoratori non regolarizzati, motivo per cui per la donna è scattato anche il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, con riserva di annullamento in caso di regolarizzazione dei dipendenti.

 

 

Roma – Carabinieri bloccano spaccio alle porte della capitale. 6 persone indagate. Le indagini avviate dopo l’omicidio di Goffredo Farinacci, consigliere comunale e presidente della locale Pro Loco.

 

Alle prime luci dell’alba, a conclusione di una  prolungata ed articolata attività d’indagine, i Carabinieri della Compagnia di Palestrina, coadiuvati dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Santa Maria di Galeria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di  misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale Tivoli a carico di sei persone (si tratta di quattro uomini,tra cui un albanese, e di due donne), di cui tre colpite da ordine di custodia cautelare e tre da obbligo di dimora, ritenute a vario titolo, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa fu avviata all’indomani dell’omicidio di Goffredo Farinacci, avvenuto a Cave (RM) la notte del 2 novembre 2010. Quella notte quattro giovani, in breve tempo individuati ed arrestati (tre condannati all’ergastolo ed uno a 20 anni), nel corso di una delle loro solite scorribande, saturi di alcool e droga, si accanirono, vittima di uno scambio di persona, sul Farinacci, consigliere comunale e presidente della locale Pro loco, picchiandolo selvaggiamente, per poi finirlo con tre colpi di pistola e, non contenti, dandolo alle fiamme. In quella circostanza emerse che l’efferato fatto di sangue, consumatosi, proprio davanti alla casa di uno spacciatore, stamane colpito dal provvedimento cautelare, poteva essere maturato nell’ambito del narcotraffico locale. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Palestrina che ne derivarono, protrattesi fino alla primavera del 2011, hanno poi dimostrato che gli odierni indagati, destinatari delle misure cautelari in argomento, erano in effetti protagonisti di una attività di spaccio sistematica, a conduzione sostanzialmente familiare (quattro degli indagati sono cognati), che si svolgeva, con ruoli diversi, in un ambito ristretto, prevalentemente nei comuni di Cave, Palestrina e Zagarolo e che aveva presupposto la creazione ed il consolidamento di una rete di assuntori. Nella rete dei Carabinieri, nel corso delle indagini, sono finite complessivamente,  una decina di persone, di cui due arrestate ed altrettante denunciate, ed il sequestro di decine di dosi di sostanza stupefacente.

 

 

 

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