Art and Soul- Storie di musica in musica a la Casa del Jazz di Roma

Art and Soul- Storie di musica in musica a la Casa del Jazz di Roma – Da venerdì 2 marzo alle ore 21 alla Casa del Jazz, riprende”Art and Soul-Storie di Musica in Musica” curata da Alberto Castelli con “SONGS IN THE KEY OF STEVIE. I GIORNI D’ORO DI STEVIE WONDER”.

 

 

Nei primi anni Settanta, quando era poco più che maggiorenne, Stevie Wonder realizzò una serie di lavori di straordinario valore artistico, cose preziose come Music Of My Mind, Fullingness First Finale, Talking Book, Innervisions e “il doppio elleppi” (come si diceva ai tempi) Songs In The Key Of Life, il suo capolavoro. Questi anni e soprattutto questo splendido “work in progress” saranno al centro di “Songs In The Key Of Stevie”, un reading tra parole, musica e immagini dedicato all’arte, alla vita e al talento di Stevie Wonder.

 

 

Quando esordì per la celebre etichetta discografica Tamla Motown, Stevie Wonder fu presentato come “il genio di soli dodici anni” e i suo primo album era un omaggio al suo maestro, Ray Charles. Negli anni successivi “il piccolo Stevie” ottenne una serie di grandi successi, mettendo in mostra anche le suoi doti di musicista e interprete. Quando diventò maggiorene, firmò un nuovo contratto con l’etichetta di Berry Gordy che gli garantì la completa libertà creativa.

La nuova stagione della sua vicenda creativa fu aperta dall’ album Music Of My Mind, il primo capitolo di una storia destinata a lasciare un segno profondo e duraturo nella black music. In quel periodo, Stevie Wonder tradusse in musica lo slogan “Black Is Beatiful” che accompagno e scandì la vita artistica, sociale e politica della comunità Africa American.

 

 

Come tutti i fuoriclasse, Stevie Wonder faceva cose difficili e complesse nella maniera più semplice possibile. La sua musica correva libera, prepotente e vitale. Era un artista completamente immerso nel suo mondo e nella sua musica.

 

 

“Songs In The Key Of Stevie è l’omaggio a un momento particolare e indimenticabile nella lunga carriera di Stevie Wonder.

 

 

ALBERTO CASTELLI BIO

Dal 1983 al 1995 è stato uno dei conduttori di Rai Stereonotte (trasmissione che è tornato a condurre nel 2005) e ha scritto di musica per Il Mucchio Selvaggio, Fare Musica e Rockstar. Dal 1990 al 1994 è stato il direttore di Radio Centro Suono, per poi tornare a condurre altre trasmissioni per Radio Rai e Kiss Kiss. Dal 1995 ha scritto per Musica di Repubblica, e ha collaborato con Radio Capital .Dal 1999 al 2002 ha diretto Kataweb Radio, ,poi Radio Città Futura. Per Radio Rai 3 ha condotto “Fuochi –Bob Marley: Roots, Rock, Reggae” (2006) e Per la Rete 3 della Radio Televisione Svizzera in lingua italiana (RTSI) il programma “Brothers And Sisters”. Ha scritto anche per Liberazione e Rasta Snob e attualmente per Repubblica XL. Dal 2002 al 2009 è stato il direttore responsabile di Superfly e di Taxidrivers. Dal 2005 al 2008 ha diretto il Sunny, il quotidiano del Rototom Sunsplash Festival, e nel 2007, sempre per il Rototom Sunsplash Festival, ha ideato e diretto la “Reggae University”. Dal 2005 al 2007 ha diretto la collana Sconcerto per Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri. Dal 1995 collabora con il Gruppo Editoriale L’Espresso, occupandosi di collane di CD (“L’Espresso Cafè”, “Jazz Italiano Live”, “Jazz e Fumetti”, “XL Hip Hop”, “XL Indie Rock” ). Per Arcana ha pubblicato “Soul People-Ritratti della musica nera” (2004) e, insieme a Maria Carla Gullotta, “Africa Unite – Il sogno di Bob Marley” (2005), dal quale ha tratto il reading “Ho sognato Bob Marley”. Alla fine del 2007 ha condotto “La musica dell’anima: i protagonisti” una storia del soul in 30 puntate per RadioRai 3 e nel 2008 una nuova serie di “Brothers And Sisters” per la Rete 3 della Radio Televisione Svizzera in lingua italiana (RTSI). Dall’ottobre del 2007 al giugno del 2008 ha condotto con Andrea Silenzi  “Extra Large”, il programma di Repubblica XL per Radio Capital. Nel 2009 ha prodotto 33, il “primo” album del Trio di Roma, storica formazione composta da Danilo Rea, dal contrabbassista Enzo Pietropaoli e dal batterista Roberto Gatto. Sempre nel 2009 ha  scoperto i Bud Spencer Blues Explosion, composti da Adriano Viterbini (voce, chitarra) e  da  Cesare Petulicchio (voce, batteria), diventando il label manager della Yorpikus Sound, etichetta che ha pubblicato il loro primo album. Recentemente ha presentato la quinta edizione di Generazione X, rassegna che si tiene all’Auditorium Parco della Musica di Roma.Nell’ottobre  del 2010 ha fondato l’etichetta discografica “Ali Buma Ye! Records” , con la quale ha pubblicato “Hard Times”, il primo disco dei Black Friday, composti da Adriano Viterbini e da Luca Sapio.

 

 

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 Roma

 

 

Info: 06/704731

 

 

Ingresso  5 euro

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