Andrea Pozza Trio special guest Steve Grossman sotto i riflettori della Casa del Jazz Festival di Roma

Andrea Pozza Trio special guest Steve Grossman sotto i riflettori della Casa del Jazz Festival di Roma – Mercoledì 17 luglio alle ore 21, la Casa del Jazz Festival presenta: ANDREA POZZA TRIO special guest STEVE GROSSMAN. Il pianista Andrea Pozza, supportato da una ritmica affiatata, di esperienza e di altissimo livello composta da Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria con ospite uno dei più importanti tenoristi della storia del jazz, Steve Grossman (Miles Davis, Elvin Jones, McCoy Tynee, Cedar Walton, Michel Petrucciani, Barry Harris).

Andrea Pozza debutta a soli 13 anni in uno storico jazz club di Genova. Da quel momento, la sua carriera che oggi è più che trentennale, lo ha portato ad esibirsi in Italia e all’estero con veri e propri “mostri sacri” del calibro di Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, Scott Hamilton, George Coleman, Charlie Mariano,  Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, Luciano Milanese e molti altri ancora. Tra i pianisti jazz che più di ogni altri lo hanno ispirato troviamo Teddy Wilson, Bud Powell, Bill Evans, Winton Kelly, McCoy Tyner, Paul Bley. Ma la lista potrebbe continuare ancora, perché Andrea Pozza ama sperimentare e lasciarsi influenzare da ritmi e sonorità provenienti da ogni parte del mondo e che arricchiscono giorno dopo giorno il suo già vastissimo bagaglio linguistico musicale.

Grazie alla sua precoce maturità artistica unita all’eleganza del suo pianismo, Andrea Pozza ha fatto parte del Quintetto di Enrico Rava, insieme a Roberto Gatto, Rosario Bonaccorso e Gianluca Petrella (dal 2004 al 2008) e col quale ha inciso per la ECM “The Words And The Days” (uscito nel 2007). Con la stessa formazione si è esibito in alcuni dei più importanti festival e concert hall in Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, USA, Canada, Brasile, Argentina, Giappone. Col Quintetto di Rava ha anche avuto occasione di suonare con ospiti del calibro di Roswell Rudd e Pat Metheny.

Ha fatto parte del quartetto di Steve Grossman, con il quale ha suonato a Londra, Parigi ed in importanti festival internazionali negli anni 90′ e col quale collabora tutt’ora. Ha collaborato stabilmente per più di 25 anni con Gianni Basso, col quale ha inciso numerosi cd, tra i quali particolarmente significativo quello interamente dedicato alla musica di Billy Strayhorn.

Intensa la sua attività concertistica che lo porta in lungo e in largo in Italia e in tutta Europa alla guida delle formazioni a suo nome e da solista. Pozza è tuttavia presente in diverse formazioni tra cui il Rosario Bonaccorso Quartet col  quale ha inciso i cd “Appunti Di Viaggio” e “In Cammino” prodotti dall’Auditorium di Roma; collabora stabilmente tra gli altri con  Fabrizio Bosso, Steve Grossman, Tullio DePiscopo, Dado Moroni, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti, Furio DiCastri.

Negli ultimi anni si è dedicato anche al duo pianistico con Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Rossano Sportiello, Michele di Toro e anche in un “dialogo-concerto” per due pianoforti  tra Musica Classica ed Jazz con Andrea Bacchetti.

Andrea Pozza è inoltre protagonista di numerosi progetti discografici a suo nome. L’album più recente è “A Jellyfish From The Bosphorus” (ABEAT REC, 2013) inciso tra l’Italia ed il Regno Unito in trio e che presenta alla ritmica Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria. Del 2011 è invece il suo esordio discografico con l’Andrea Pozza European Quintet, intitolato “Gull’s Flight” (ABEAT REC, 2011) e che coinvolge i musicisti inglesi, Christian Brewer al sax alto e Shane Forbes alla batteria, e gli olandesi Dick DeGraaf al sax tenore e soprano e Jos Machtel al contrabbasso (www.andreapozza.it). Il quintetto, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e di critica.

Tra gli altri progetti discografici si ricordano: “Introducing” (Philology, 2003); “Plays Ellington, Monk and Himself” (GoFour, 2005); “Sweet Lorraine” (Venus, 2005); “Love Walked In” (33Records, 2007); “Drop This Thing” (2007), “New Quiet” (2010) e “Blu Daniel” (2011) sesto cd con l’Andrea Pozza Trio con Aldo Zunino (bass) e Shane Forbes (drums) pubblicato da Dejavu Records. Ed ancora, “Enter Eyes” in duo piano e voce con Andrea Celeste (Incipit, 2009). Da segnalare inoltre due cd realizzati assieme ad Enrico Rava, il primo nel 2003 “Andrea Pozza meets Gianni Basso feat. Enrico Rava – Making ’whoopee” (Philology, 2003) e il secondo intitolato “The Words And The Days” con l’Enrico Rava Quintet (ECM, 2005).

 

Steve Grossman

Ha iniziato a suonare il sax contralto all’età di otto anni, per proseguire con il sax soprano a 15 e il sax tenore a 16 anni. Debutta come professionista nel 1969 nel gruppo di Miles Davis, (sostituendo Wayne Shorter) con cui incise l’album “A Tribute to Jack Johnson”. Dal 1971 al 1973 fa parte del gruppo di Elvin Jones. Dall’inizio degli anni ‘70 lavora come freelance e conduce formazioni proprie, tra le altre lo “Steve Grossman Trio”. Dotato di una potente voce strumentale, nella tradizione hard bop, Steve ha al suo attivo collaborazioni con molti dei protagonisti del jazz contemporaneo avendo negli anni ‘90 inciso numerosi cd con McCoy Tynee, Cedar Walton, Michel Petrucciani, Barry Harris.

 

Aldo Zunino

All’età di diciassette anni, dopo lo studio del pianoforte e della chitarra, inizia a suonare il contrabbasso. Già a diciotto anni intraprende la sua carriera professionale suonando in tutto il Nord Italia con i musicisti più rappresentativi del territorio. Vince nel 1992 il premio “AICS JAZZ” ed inizia la sua attività didattica. La sua attività concertistica si estende rapidamente in vari paesi: Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Slovenia, Croazia, Spagna.

I Festival Internazionali e Nazionali a cui ha partecipato sono numerosi: Umbria Jazz, Leverkusen, Ivrea, Le Mans, Ascona, Fano, Lugano, Sant’Anna Arresi, Villa Celimontana (Roma), Monteroduni e naturalmente i Festival del Golfo Paradiso e di Genova Jazz.

Ha inoltre suonato in “storici” Jazz Club come il Birdland di New York, il Ronnie Scott’s a Londra, il New Morning ed il Sunset a Parigi. Lunghissimo è l’elenco delle sue collaborazioni: G. Basso, F. D’Andrea, E. Rava, P. Tonolo, Benny Golson, Art Farmer, Jimmy Cobb, Tommy Flanagan, Joe Chambers, Harry Sweets Edison, Clark Terry, BenRiley, Albert Heath, Cedar Walton, Nat Adderley, Clifford Jordan, Horace Parlan, Shirley Scott, Conte Candoli, Joe Newman ,Lew Tabakin e molti altri.

E’ da enfatizzare la sua partecipazione stabile (dal 1995) nel trio/quartetto di Steve Grossman, nel trio di Bobby Durham ed negli ultimi anni nel quartetto di Francesco Cafiso.

Shane Forbes

Shane Forbes è fra i più richiesti batteristi inglesi. All’età di 24 anni aveva già suonato con i più famosi gruppi inglesi ed europei. Ha vinto il premio Jazz Radio Station (della  Yamaha) come musicista più talentuoso della scena contemporanea.

Da diversi anni è membro degli “Empirical” formazione con la quale ha vinto nel 2007 il North Sea Jazz Festival Prize per la migliore band esordiente. Hanno inciso per la Courtney Pine’s Destin-E Records.

Nonostante la sua giovane età collabora con i migliori musicisti jazz del Regno Unito, da Jean Toussaint, Billy Jenkins, Claire Martin, Robert Mitchell, Mike Carr, Soweto Kinch.

 

“A Jellyfish From The Bosphorus” il nuovo cd in trio di Andrea Pozza edito da Abeat Records, segna il grande ritorno del pianista jazz sulla scena discografica nazionale ed internazionale.Andrea Pozza si considera “madrelingua jazz”. Pianista eclettico capace di affrontare con grande disinvoltura qualsiasi repertorio, è attivo sulla scena jazzistica nazionale ed internazionale da circa 30 anni ed è riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Ha debuttato a soli 13 anni e ad oggi vanta collaborazioni importanti con quelli che sono da considerarsi i “mostri sacri” del jazz: Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, Scott Hamilton, Steve Grossman, George Coleman, Charlie Mariano,  Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, Luciano Milanese e molti altri ancora. Registrato tra l’Italia e l’Inghilterra, “A Jellyfish From The Bosphorus” è uscito ufficialmente a maggio del 2013, e sarà presentato a luglio nel corso di una tournée che toccherà le principali città italiane e che in alcuni casi vedrà il coinvolgimento di alcune guest di calibro internazionale.

Nove brani, tra composizioni originali e famosi standard, dove l’eleganza, la musicalità e la maestria del pianismo di Andrea Pozza, sono supportate da una ritmica affiatata, di esperienza e di altissimo livello composta da Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria.  Per la presentazione alla Casa del Jazz di Roma, il prossimo mercoledì 17 luglio 2013, salirà sul palco con il trio di Andrea Pozza, uno dei più importanti tenoristi della storia del jazz, Steve Grossman (Miles Davis, Elvin Jones, McCoy Tynee, Cedar Walton, Michel Petrucciani, Barry Harris).

Il titolo “A Jellyfish From The Bosphorus” (“Una medusa proveniente dal Bosforo”, ndr), è volutamente metaforico per raccontarne l’ispirazione: “Come le meduse che seguendo correnti misteriose si spostano di mare in mare, così le influenze di altre culture musicali arrivano fino a noi insinuandosi silenziosamente nel nostro bagaglio linguistico musicale”

“A Jellyfish From The Bosphorus” è la testimonianza di uno stile elegante, costruito su un pianismo attento ai colori, alle sfumature, in perfetto equilibrio fra la solidità di un impianto formale di stampo europeo e l’inventiva fresca e ammaliante di un sound oltre oceanico. Il trio regala atmosfere intimistiche e calde, oscillando fra omaggi al passato come “In a sentimental mood” di Duke Ellington o “Blue room” e “Where or When” di Rodgers & Hart e “Get Happy” di Harold Arlen; e creazioni contemporanee nelle quali prevale un gusto “classico” di estrema compostezza: si pensi a “Love is the way” o “As Usual” dello stesso Pozza. Il pianista e compositore ama anche stupire così si lascia andare alle atmosfere un po’ misteriose di “A Jellyfish From The Bosphorus”, brano dalla forma inusuale e che lascia molto spazio alla creatività e alla improvvisazione («C’è un bellissimo assolo di Aldo Zunino!» afferma Pozza); o “Il Primo dei Sette” primo brano composto ed inciso da Pozza in 7/4, da qui il gioco di parole, che contiene tra l’altro uno splendido assolo di Shane Forbes alla batteria; o ancora “Tuttavia è così” costruito in forma di dialogo tra i tre musicisti.

 

 

 

INGRESSO euro 10

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 Roma

Info: 06/704731

www.casajazz.it

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