Al via la riqualificazione all’avanguardia del Corviale

Al via la riqualificazione all’avanguardia del Corviale – «L’ATER del comune di Roma, attenta alle problematiche sociali, per svolgere al meglio le sue funzioni istituzionali e mantenere quel ruolo centrale di ricerca, sperimentazione e realizzazione di interventi di edilizia residenziale, ha il piacere di annunciare la propria collaborazione al programma sperimentale  “Corviale – tetto produttivo”» è quanto ha dichiarato il Direttore dell’ATER Roma, Avv. Renato Panella, che ha proseguito:
«Il nuovo ambizioso progetto, dall’alto contenuto innovativo, è stato proposto dall’Università del Molise, capofila di una decina di laboratori universitari nazionali in una rete di ricerca in continua espansione. Attraverso la firma della convenzione “Corviale Expo’”, avvenuta lo scorso 7 marzo 2013, è iniziata la selezione degli enti di ricerca, supportati da fondi pubblici e aziende, per sperimentare moduli di verde pensile, serre idroponiche fotovoltaiche per produrre alimenti ed energia, laboratori per riciclare materiali, monitorare consumi e salute, artigianato digitale, formazione a distanza».
L’edificio di Corviale a Roma, conosciuto come “la casa più lunga del mondo”, non rappresenta solo ed esclusivamente l’emblema della residenza difficile e complicata da gestire: da ottobre 2012, infatti, il Ministero dei Beni Culturali lo ha riconosciuto quale Distretto della Cultura dell’Arte dello Sport e dell’Ambiente e l’ATER di Roma vuole proseguire nel percorso di riqualificazione attraverso questo accordo (come anticipato dall’Università del Molise alla Biennale di Architettura di Venezia del novembre 2012). Il complesso di edilizia residenziale pubblica di Corviale, già esempio di sperimentazione di un grande condominio, si vuole mettere in gioco, dunque, iniziando dal tetto: un orgoglioso tentativo, sicuramente rilevante per il sistema urbano, proiettato nel prossimo futuro, di trasformare i lastrici solari degli edifici esistenti in giardini ed orti pensili che contribuiranno positivamente alla salute dell’ecosistema cittadino.
«La prima fase – ha concluso Panella – prevede parallelamente il concorso a progetti sperimentali e la sperimentazione preventiva in tutte le regioni, coordinate da UNIMOL, nei laboratori e sui tetti delle aziende di edilizia residenziale pubblica locali. I moduli promossi saliranno sul tetto di Corviale per creare un vero e proprio Expo’ da collegare interattivamente con l’Esposizione Universale di Milano 2015. La convenzione ha il preciso obiettivo di condividere con gli abitanti fattibilità innovative, già sperimentate in varie città come New York o Parigi, da declinare in una versione specifica per la cultura mediterranea. Parte ora un vero laboratorio partecipato da università, associazioni e imprese, messo in moto con il MediterRAId 2011 e che, una tappa dopo l’altra, continua a mettere a segno obiettivi sempre più ambiziosi, grazie al mix di economia e velocità, degli strumenti di cooptazione e comunicazione digitale e di forza ed empatia, dei tradizionali rapporti sociali diretti»

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