Al via il IV Congresso Italiano Great Network

Al via il IV Congresso Italiano Great Network – Si è aperto oggi alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del Primo Presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce e del Capo della Polizia Alessandro Pansa, presso la scuola superiore di Polizia, in via Pier della Francesca 3, a Roma, il IV Congresso Italiano Great Network.

Nella giornata inaugurale ad aprire i lavori esperti italiani ed internazionali di medicina d’emergenza-urgenza, psicologia, prevenzione e sicurezza, con una sessione speciale dedicata al tema della violenza sulle donne.

“Oggi siamo molto attenti a questo tema: ci sono strutture specializzate presso le squadre mobili e, proprio alla violenza sulle donne, abbiamo destinato un corso per dirigenti della polizia divisione anticrimine”. Lo ha detto Roberto Sgalla, direttore della Scuola Superiore di Polizia.

 

L’associazione Great Network è una rete internazionale di medici che operano nella gestione delle condizioni acute nel campo della medicina d’emergenza-urgenza. Il suo obiettivo è quello di costruire un nuovo modo di fare ricerca e innovazione attraverso il concetto della medicina traslazionale.

 

 

 

VIOLENZA SULLE DONNE: NETWORK TRA PRONTO SOCCORSO, SUPPORTO PSICOLOGICO E OPERATIVITÀ

 

Negli ultimi tempi, al pronto soccorso, si è sviluppata una maggiore sensibilità da parte del personale medico ad approcciare lesioni traumatiche da presunta violenza, nonché a smascherare eventuali ‘bugie’ raccontate da donne maltrattate per ‘coprire’ i propri compagni. Allo stesso tempo, grazie anche all’influenza della stampa, che sempre più racconta storie di violenze, si registra anche un aumento di sensibilità da parte delle donne stesse, che sempre più si rivolgono alle forze dell’ordine per denunciare le violenze subìte.

Alla luce della recente approvazione alla Camera del decreto legge sul femminicidio, nel corso del congresso ci sarà anche un importante momento di confronto tra medici, psicologi e polizia, con un interessante incrocio dati sulle denunce.

 

Il caso:

Curata in pronto soccorso e disintossicatasi: prima in ospedale, poi in una clinica di riabilitazione per addiction alcolica. Ma una volta tornata a casa, per non abbandonare la figlia, è ripiombata nelle violenze del marito. A parlare della sua storia, portando la sua testimonianza diretta, sarà una donna affetta da tossicosi alcolica.

 

 

 

 

MEDICINA D’EMERGENZA E TRAUMATOLOGIA SUL TERRITORIO: ARRIVA IL MASTER PER MEDICI-POLIZIOTTI

 

L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo. Arrivare preparati di fronte a situazioni di emergenza, legate a terremoti o catastrofi, è il dovere di ciascun medico. Essere pronti a fronteggiare momenti di criticità del genere, però, è un compito assai delicato per gli esperti che si trovano ad operare sul luogo.

 

In questo senso, la tecnologia può essere ancora una volta di aiuto fondamentale: grazie all’uso della telemedicina, infatti, i medici saranno in grado di dare informazioni a distanza sulle condizioni dei pazienti critici. Riducendo così al massimo i trasporti inutili in ospedale, per concentrarsi su quelli indispensabili.

 

Il master per medici-poliziotti: Grazie alla convenzione stipulata tra il Dipartimento della pubblica sicurezza e l’Università degli studi “Sapienza” di Roma (Facoltà di Medicina e Psicologia), è nato il master di II livello in “Scienze della salute applicate al servizio di Polizia”. Scopo del corso: migliorare ulteriormente l’approccio delle forze dell’ordine sul paziente in emergenza.

 

FOCUS PRIMA GIORNATA:

LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

Mariacarla Bocchino

direttore della Divisione Analisi del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

“Il Servizio Centrale Operativo (SCO) è una struttura centrale della polizia di Stato altamente specializzata per il contrasto alla criminalità organizzata, e comune in tutte le sue manifestazioni più pericolose ed in qualunque composizione etnica si esprima. Ha funzioni di impulso e coordinamento informativo ed operativo delle squadre mobili delle questure, e partecipa direttamente alle relative indagini nei casi di particolare complessità.  Nel corso degli anni ha assunto sempre più importanza, anche nelle attività seguite dallo SCO, la prevenzione e il contrasto della violenza di genere. Violenza alla quale, peraltro, la polizia di Stato ha sempre dedicato un’attenzione privilegiata, essendo stata la prima forza di polizia a dotarsi, fin dall’inizio degli anni Sessanta, di una struttura dedicata: il corpo di polizia Femminile”.

 

Enzo Calabria

dirigente Superiore della Polizia di Stato.

“Dalle statistiche della delittuosità del 2012, da cui risultano 2.800.000 reati denunciati, emergono i seguenti dati: le donne vittime di reato sono oltre il 40% (di queste più dell’11% sono straniere); quando è stato identificato l’autore, questi era italiano nell’80% dei casi di vittima italiana e straniero nel 60% dei casi di vittima straniera. Sempre dalle statistiche della delittuosità del 2012: gli omicidi volontari consumati assommano a 528, di cui 160 con vittime donne; sebbene gli omicidi volontari consumati negli ultimi 6 anni mostrino un andamento decrescente (-17% tra il 2007 ed il 2012), l’incidenza di donne vittime di omicidio volontario registra una tendenza opposta. Complessivamente si uccide di meno, in realtà si uccidono meno uomini (-24%) e il 5% in più di donne; seppure, quest’ultimo valore, ha fatto registrare un modesto decremento nel 2012 rispetto al 2011. Su 174 omicidi volontari commessi in contesti familiari/affettivi, in 111 casi le vittime sono donne”.

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